Legge elettorale, Renzi: “Se si trova un accordo si può andare a elezioni anticipate a settembre”
La riforma delle legge elettorale dovrà coinvolgere il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Forza Italia di Silvio Berlusconi per espressa richiesta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come spiega in un'intervista rilasciata al Messaggero il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, il capo dello Stato avrebbe infatti spinto verso l'accordo tra forze di maggioranza e opposizioni per uscire dallo stallo che da mesi blocca l'approvazione della legge elettorale. "Sul sistema tedesco l’accordo è possibile. Il presidente delle Repubblica ci ha ha chiesto di fare un accordo sulla legge elettorale e noi veniamo da una cultura istituzionale per cui gli appelli del presidente della Repubblica sono impegni vincolanti per i partiti, specie per il partito di maggioranza”, spiega Renzi, aggiungendo che sulla futura coalizione elettorale alle prossime elezioni politiche "se ci sono i numeri, il Pd si alleerà con le forze più vicine: la sinistra e gli alleati centristi di oggi. Noi e Forza Italia rimaniamo alternativi. Saremo costretti a lavorare insieme soltanto se non ci sono numeri, nel futuro Parlamento, per alleanze più organiche”.
"Noi lavoriamo per rispondere all’invito di Mattarella. Certo il sistema tedesco ha qualche pregio, a cominciare dalla soglia del 5%. Ma è noto a tutti che io avrei voluto tutt’altro tipo di legge elettorale: non è la mia prima scelta, anzi. Vediamo cosa diranno gli altri e poi ci muoveremo con responsabilità e coerenza”, prosegue il segretario del Partito Democratico. "I grillini non sono gli ingenui idealisti che vogliono far credere di essere. Se scelgono il tedesco lo fanno perché sanno che conviene a loro. E che una alternativa potrebbe penalizzarli per vari motivi. Dunque non mi fido che abbiano a cuore l’interesse generale: mi fido del fatto che faranno i loro interessi”. Nel corso dell'intervista, Matteo Renzi spiega che, qualora si trovasse in tempi brevi un accordo sulla legge elettorale, andare al voto anticipato al prossimo settembre, in contemporanea con la Germania, è possibile: "Le elezioni tedesche sono sempre state uno spartiacque, dunque votare con Berlino avrebbe un senso per molti motivi. Il Pd non chiede elezioni anticipate ma non le teme. La Merkel in Germania corre per vincere da sola. Ma se non ci sono i numeri è ovvio che si debba fare accordi con altri partiti e per noi sarà lo stesso. Il mio obiettivo è sconfiggere Berlusconi, non allearmici. Poi dipende da quanti voti ciascuno prenderà”.