Siamo alle solite, verrebbe da dire. Già, perché sulla questione della riforma della legge elettorale si ha sempre la sensazione di un eterno, continuo, infinito teatro dell'assurdo, con un copione sempre uguale a se stesso e con una ridondanza di paroloni, modelli, slogan, proiezioni e simulazioni. Mentre tutto resta inesorabilmente fermo, per la soddisfazione di tutti. Qualche mese fa eravamo pronti a scommettere che le politiche del 2013 si sarebbero tenute col Porcellum: allora il principale ostacolo alla cancellazione del Porcellum era il modello, visto che i partiti non erano d'accordo sulla formula da adottare, vuoi per ragioni di bottega, vuoi per calcoli più o meno sensati, vuoi per motivazioni di ordine “ideologico”. Calcoli spazzati via dalla frammentazione del consenso e motivazioni di carattere ideologico piegate alla precisa volontà politica di autoconservazione dei gruppi dirigenti, come si è ampiamente visto a febbraio.
Ora, dopo altri mesi di vuote parole, siamo nuovamente allo stesso punto e quanto successo in commissione Affari Costituzionali, con la bocciatura dell'ordine del giorno di Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà che proponeva il doppio turno di coalizione, ne è l'ennesima conferma (a votare contro Pdl, Gal e Lega, ad astenersi il Movimento 5 Stelle…peccato che al Senato l'astensione valga come voto contrario). A questo punto, infatti se ne riparlerà mercoledì prossimo, nell'Ufficio di presidenza della Commissione, chiamato a calendarizzare la nuova discussione sul provvedimento. Ma il problema è che, con la bocciatura della proposta odierna si amplia la frattura fra le varie correnti in Parlamento. Il Movimento 5 Stelle, infatti, continua a pensare al modello spagnolo (con qualche correzione per quel che riguarda le liste bloccate e un eventuale premio di maggioranza), il Partito Democratico ora pensa alla possibilità di una clausola di salvaguardia per il ritorno al Mattarellum (dopo aver bocciato la proposta Giachetti…), il Popolo della Libertà sostanzialmente spinge per il proporzionale (con la consapevolezza che il Porcellum potrebbe tornare comunque utile), mentre Scelta Civica ha già avallato il "progetto Pd" del doppio turno di coalizione. Il tutto mentre mancano pochi giorni al "fatidico" 3 dicembre, giorno in cui la Consulta potrebbe pronunciarsi in maniera negativa sulla costituzionalità di parti del Porcellum. Potremmo dunque essere il primo Paese al mondo senza una legge elettorale legittima. Almeno un primato, insomma.