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Legge di stabilità in Parlamento: i partiti pronti ad una valanga di emendamenti

La legge di stabilità arriva in Parlamento dove però potrebbe essere pesantemente modificata dopo i malumori dei partiti e delle parti sociali.
A cura di Antonio Palma
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La nuova manovra del governo, la legge di stabilità tanto decantata dal Premier ed elogiata anche dal presidente Usa Obama incomincia in settimana il suo iter Parlamentare. Una manovra molto delicata per i conti pubblici e ancora al vaglio di Bruxelles ma già nel mirino dei partiti che in Parlamento si preparano ad una valanga di emendamenti per modificarla. Del resto le critiche alla legge di stabilità non sono mancate sin dal suo varo da parte del Consiglio dei Ministri spaccando partiti e gruppi politici. Il pressing delle forze politiche è già iniziato e per domani, quando l'iter prenderà il suo via al Senato con la sessione relativa al bilancio, si attendono scintille senza contare lo scontro con le parti sociali, imprese e sindacati, con questi ultimi che sono sul piede di guerra e minacciano un sciopero generale. Anche all'interno della maggioranza che appoggia il governo infatti i malumori per la legge di stabilità sono tanti e forti e i parlamentari di Pd e Pdl si preparano a modificare il testo in maniera sostanziale, fatto che però potrebbe appesantire la manovra di diversi miliardi.

Le richieste di Pd e Pdl – Per il centrosinistra la legge di stabilità è troppo debole sul taglio del cuneo fiscale  e chiede di intervenire per spostare risorse su questo punto mentre dal Pdl si preoccupano soprattutto per la stangata delle nuove tasse Trise-Tari-Tasi  e chiedono modifiche in questo senso. Il Premier dal suo canto sembra favorevole ad una rimodulazione della legge di stabilità sul cuneo fiscale che tenga conto dei figli e del carico familiare mentre sulla questione delle tasse il ministero dell'economia ha risposto che come gettito le nuove tasse valgono meno di Imu e Tares. Sul piatto della bilancia anche la questione dei tagli alla sanità e degli statali oltre alle risorse per la cassa integrazione. Insomma in Parlamento sulla legge di stabilità c'è di che discutere anche perché dopo tanto tempo una legge finanziaria arriva in forma aperta. Il punto su cui il governo e il ministro delle finanze non transigono è uno solo: il testo deve rimanere a saldi invariati.

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