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Legge di bilancio, Forza Italia: “Il governo butterà 30 miliardi e non realizzerà alcuna promessa”

“La manovra non potrà non avviare una riduzione delle tasse, ma non conterrà la flat tax; non potrà non intervenire sulle pensioni, ma non abolirà la Fornero; non potrà non dare un segnale alle fasce deboli, ma non col reddito di cittadinanza. Insomma, sarà la manovra delle promesse mancare, del contratto tradito, del vorrei ma non posso”, scrive la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini.
A cura di Charlotte Matteini
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Per Forza Italia, la legge di bilancio del Governo Conte sarà una "manovra delle promesse mancate" e sprecherà 30 miliardi di euro per non realizzare nulla di concreto. In una nota diffusa dalla senatrice Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, si legge: "La manovra non potrà non avviare una riduzione delle tasse, ma non conterrà la flat tax; non potrà non intervenire sulle pensioni, ma non abolirà la Fornero; non potrà non dare un segnale alle fasce deboli, ma non col reddito di cittadinanza. Insomma, sarà la manovra delle promesse mancate, del contratto tradito, del vorrei ma non posso. E non perché non ci sono le risorse a disposizione ma perché le sensibilità di Lega e M5S sono così diverse e lontane da arrivare a sintesi".

Proseguendo, Bernini sottolinea: "Il pericolo è che il governo scriva una manovra destinata a sprecare i 30 miliardi a disposizione, perché Lega e M5S finiranno per varare provvedimenti troppo deboli, incapaci di avviare quel processo di ripresa invocato dalle famiglie e dalle imprese italiane. Forza Italia è pronta a sostenere in Parlamento i provvedimenti contenuti del programma del centrodestra, a cominciare dalla flat tax vera con unica aliquota al 23% e, proprio perché si cambia radicalmente il sistema, anche un provvedimento di pace fiscale che consenta agli imprenditori che in questi anni di crisi non sono riusciti a rispettare tutte le scadenze con il fisco, perché hanno dato precedenza al pagamento degli stipendi ai propri dipendenti, di trovare un accordo col fisco che consenta loro di tornare a investire e creare nuovi posti di lavoro". 

"Un ministro serio non promette quello che non può mantenere, non mette a rischio la stabilità e la credibilità del Paese che ha l’onore di rappresentare. Un ministro serio non minaccia gli altri ministri e non cambia posizione come una banderuola. Giovanni Tria dimostra di essere ogni giorno di più un ministro serio e competente. Tutto quello che fino ad oggi è mancato al ministro Luigi Di Maio", evidenzia la senatrice forzista.

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