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Legge di bilancio: dalla pace fiscale al reddito di cittadinanza, tutte le proposte del contratto di governo

Tra qualche settimana, il governo si troverà ad approntare la legge di bilancio. Quali provvedimenti potrebbero essere inseriti nella prossima manovra? Dalla pace fiscale alla flat tax, ecco le principali proposte contenute all’interno del contratto di governo siglato da Lega e Movimento 5 Stelle.
A cura di Charlotte Matteini
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Tra qualche settimana, il governo si appresterà ad approntare la legge di bilancio, che andrà approvata entro il 31 dicembre 2018. Nella manovra saranno probabilmente inserite una serie di norme fiscali e di provvedimenti annunciati nel corso della campagna elettorale e previsti dal contratto di governo. Ma, esattamente, quali potrebbero essere le novità che i cittadini potrebbero trovare nella legge di bilancio? Al momento non è ancora pronta la bozza di legge, ma per dare un'idea di massima dei provvedimenti che potrebbero finire nella prossima manovra possiamo analizzare il contratto di governo siglato dai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. I tre cavalli di battaglia dell'esecutivo giallo-blu sono tre e sono ben noti: la flat tax, il reddito di cittadinanza e la revisione della legge Fornero. Solo questi tre provvedimenti, però, come ha calcolato il professor Carlo Cottarelli, sono molto onerosi e costerebbero in tutto circa 75 miliardi di euro, una cifra che le casse dello Stato non si possono permettere. Ma vediamo nel dettaglio quali sono tutte le norme annunciate da Salvini e Di Maio nel corso di questi mesi:

  • Niente aumento dell'Iva: il governo si è impegnato a trovare i fondi necessari a "sterilizzare" la cosiddetta clausola di salvaguardia che farebbe scattare l'aumento dell'Iva dal 22% al 24,2% e dal 10% all'11,5%. Il costo totale paventato si aggira intorno ai 12 miliardi di euro.
  • Reddito di cittadinanza: il sottosegretario pentastellato Castelli ha annunciato che arriverà già nel 2019 e non sarà necessario aumentare le tasse a copertura dell'uscita. Per il sostegno al reddito il primo passo dovrebbe essere il potenziamento dei centri per l'impiego (costo stimato 2 miliardi), riforma che si cercherà di finanziare utilizzando anche il Fondo sociale Ue. Il reddito di cittadinanza sostituirà tutti gli strumenti a sostegno del reddito attualmente esistenti, dall'assegno sociale al reddito di inclusione, assorbendone completamente le risorse. Il costo si aggira intorno ai 17 miliardi.
  • Flat Tax: arriverà, ma non per tutti. Stando alla proposta di legge depositata in parlamento dalla Lega, al momento sarà possibile introdurre la Flat Tax al 15% solo per alcuni soggetti attraverso l'ampliamento della platea dell'attuale regime forfettario destinato alle partite Iva. Nel disegno di legge la soglia dei ricavi per accedere alla flat tax già esistente (che sostituisce Iva, Irpef, Irap e tasse locali) sale a 100.000 euro. Il costo si aggira intorno ai 3,5 miliardi. Per quanto riguarda la flat tax per le persone fisiche e le famiglie, probabilmente non verrà introdotta prima del 2020-2021.
  • Superamento della Legge Fornero: la Lega propone una riforma pensionistica che mira a introdurre la cosiddetta "quota 100" (probabilmente con un'età minima per il pensionamento pari a 64 anni + 36 anni di contributi). Nel contratto di governo è stimato un costo di 5 miliardi, ma potrebbe costare fino a 8-9 miliardi. Il Movimento 5 Stelle punta invece a imporre un tetto alle pensioni d'oro sopra i 4000 euro mensili.
  • Incentivi per il lavoro e per il Sud Italia: il governo, già intervenuto con il decreto dignità, prevede la proroga della decontribuzione al 50% per gli under 35. Nella legge di bilancio potrebbe essere estesa per altri due anni anche la decontribuzione al 100% riservata al Sud Italia.
  • Pace fiscale: uno dei cavalli di battaglia della Lega di Matteo Salvini. La proposta prevede la possibilità di pagare i propri debiti fiscali entro i 100.000 euro mediante lo strumento del "saldo e stralcio", ovvero con il pagamento di un forfait per chiudere definitivamente i conti in sospeso con il fisco. Si prevede un gettito pari a 3,5 miliardi di euro una tantum.
  • Revisione delle tax expenditures: per finanziare l'introduzione della Flat Tax, il governo potrebbe mettere mano agli attuali sconti e agevolazioni fiscali previsti per imprese e famiglie. In sostanza, abbassando l'aliquota di tassazione per imprese e famiglie si andrebbero a cancellare la maggior parte delle agevolazioni attualmente esistenti (pari a 468).
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