Legge di Bilancio, congedo per donne vittime di violenza di genere esteso anche alle colf
Il governo ha presentato in Commissione Bilancio del Senato un nuovo pacchetto di 17 emendamenti alla manovra. Tra questi anche la possibilità di estendere il congedo per le donne vittime di violenza di genere anche alle lavoratrici domestiche, quindi anche alle colf. Questo il contenuto di un emendamento del governo alla manovra, depositato in commissione Bilancio al Senato. La norma – si legge nella relazione tecnica – potrebbe riguardare 800mila donne. Potrebbe costare un milione di euro a partire dal 2018.
Finora questa misura, introdotta nel 2015, prevedeva un congedo e la relativa indennità per le lavoratrici dipendenti vittime di violenze di genere. Le donne in questione hanno diritto a un ad assentarsi dal lavoro per 90 giorni ricevendo comunque la stessa retribuzione che prendeva prima del congedo temporaneo. Poi dal 1 gennaio 2017 questa platea era stata allargata fino a comprendere anche le lavoratrici autonome, che subiscono violenza, quindi anche le professioniste e le impreditrici, per un periodo massimo di tre mesi. Durante questo periodo, la lavoratrice autonoma ha diritto a percepire un’indennità giornaliera pari all’80% del salario minimo giornaliero percepito da un impiegato.
Oggi potrebbe arrivare anche l'estensione le lavoratrici domestiche, come colf e badanti. Un mese fa Boeri, il presidente dell'Inps aveva denunciato un'anomalia: pochissime donne sono a conoscenza di questo diritto. A settembre di quest'anno secondo l'Inps solo 150 donne lo hanno richiesto.
La Commissione Bilancio del Senato ha concluso per oggi i lavori sulla manovra. L'esame riprenderà direttamente sabato mattina e proseguirà per tutto il week-end, e probabilmente la legge arriverà in Aula il prossimo mercoledì.