Lega, Flavio Tosi ufficializza la sua candidatura alla Regione Veneto
“Sono qui per candidarmi a governatore della Regione Veneto". Flavio Tosi lo ha detto alla convention della sua fondazione "Ricostruiamo il Paese", in fiera a Verona, confermando quanto già affermato ieri, dopo la “cacciata” dalla Lega. "Adesso – ha spiegato – siamo uomini liberi perché qualcuno ha fatto per noi una scelta diversa forzando la mano. Il mio programma elettorale sarà basato sul fare e non sul dire. Oggi non vi dico il quadro elettorale se no si brucia tutto subito. Poi è stata una cosa alla quale non era neanche preparato”. E poi ha aggiunto: "Nemmeno Renzi si sarebbe comportato come Salvini con la sua minoranza interna". E quindi punta il dito contro “quelli che cercano di farmi fuori”. Sono colore “che in maniera subdola e meschina si inventano un’alleanza per le regionali con Corrado Passera, quando Corrado Passera a queste regionali non è presente. Io parlo con tutta l’area di centrodestra – vuol dire Forza Italia, vuol dire l’NCD, vuol dire tutto il centrodestra – ma questo è uno scenario nazionale”, spiega sempre il primo cittadino di Verona, che trattiene con difficoltà la commozione quando ricorda di aver “25 anni di storia personale e di affetti in Lega”. E non sono mancate anche le battute: “Di sicuro non annuncio che mi ritiro a vita privata e che vado a coltivare l’orto”, come aveva detto intervistato dal Gr Rai, battuta poi ripresa pochi secondi prima dell’annuncio.
Salvini: "Io sostengo Zaia"
In precedenza, intervenendo a Radio Padana e parlando di Flavio Tosi, Salvini ha commentato: "Oggi sono in Veneto a sostenere il nostro Luca Zaia. Vedo che adesso sono tutti contro Zaia, un bel segno, vuol dire che Zaia ha fatto bene, che Zaia vince". Più tradi, in seguito all'annuncio della candidatura del sindaco di Verona, il leader della Lega ha aggiunto: "Non porto rancore nei confronti di nessuno. Tosi ha fatto una scelta politica alternativa alla Lega, a Zaia, al Veneto. Se si prende i complimenti di Fini e Alfano si goda Fini e Alfano"-