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Lega astenuta su decreto Covid, Salvini: “Non votiamo chiusure e coprifuoco, sarà per il prossimo”

Matteo Salvini annuncia che la Lega si è astenuta in Consiglio dei ministri al momento di votare il nuovo decreto Covid. Il segretario spiega: “Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni”. Salvini aggiunge che la Lega avrebbe voluto misure più coraggiose, ma anche che Draghi gli ha annunciato che tra due settimane ci sarà un nuovo decreto: “Voteremo il prossimo”, commenta.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La Lega non ha votato il decreto Covid appena approvato dal governo Draghi. La notizia era nell'aria, visto il durissimo scontro sul coprifuoco andato avanti per ore prima del Consiglio dei ministri. Poi la decisione dei ministri della Lega, che si sono astenuti. A confermarlo è stato il segretario del partito, Matteo Salvini, intervenuto in diretta all'evento in streaming della Lega per festeggiare il Natale di Roma. "Sono stato in collegamento con palazzo Chigi, con i sindaci e con i governatori – spiega Salvini – Ho parlato con spirito costruttivo e propositivo con il premier Draghi". Poi però rivela: "La Lega non ha votato il decreto perché lo volevamo più coraggioso". Il leader della Lega commenta: "Crediamo che gli italiani abbiamo diritto a più fiducia, bisogna correre e curare, curare anche la mente, perché gli italiani non ne possono più".

Salvini annuncia che ci sarà un nuovo decreto Covid nelle prossime settimane: "Il presidente del Consiglio Draghi ci ha detto che tra 15 giorni ci sarà un nuovo decreto con nuove aperture, bene lo voteremo", spiega il leader della Lega. Salvini insiste anche sul fatto che "la Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole".

Il decreto non ha convinto i ministri leghisti, ne il segretario: "Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni – aggiunge Salvini – I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento, negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati". Il leader della Lega insiste: "Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto". E conclude: "Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevederà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro".

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