L’efficacia del vaccino cala dopo 5 mesi, ma torna oltre 90% con la terza dose: il report dell’Iss
La protezione del vaccino cala dopo cinque mesi, ma con la terza dose torna al 93% contro lo sviluppo di malattia grave in caso di infezione. I non vaccinati, ad ogni modo, rischiano la morte per Covid 16 volte in più di chi ha ricevuto tre dosi. È quanto emerge dal nuovo report dell'Istituto superiore di sanità (aggiornato allo scorso 7 dicembre, ma pubblicato oggi) sull'efficacia dei vaccini sia contro l'infezione che contro la malattia grave che porta al ricovero e il decesso.
Non solo: nel documento l'Iss commenta anche l'andamento della situazione epidemiologica attuale, sia nel Paese che a livello europeo. Si parla di "livelli di incidenza elevati e in rapida crescita". Anche il tasso di mortalità sta lentamente incrementando. I Paesi più colpiti, chiaramente, sono quelli con una più bassa copertura vaccinale, ma anche quelli come l'Italia dove il tasso di vaccinati è elevato non sono immuni alla quarta ondata.
Preoccupa poi la variante Omicron, che viene rilevata in sempre più Paesi. Anche in Italia si sono registrati dei casi. Nel frattempo l'incidenza nel nostro Paese continua ad aumentare, specialmente tra i più piccoli. Tra gli 0 e i 9 anni da metà ottobre l'incidenza è salita fino a quota 250 casi ogni 100 mila abitanti. Dalla prossima settimana partirà la campagna per vaccinare anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni: bisognerà aspettare alcune settimane per vederne però l'effetto sulla curva.
Certo è che rafforzare la campagna vaccinale procedendo ancora più speditamente con le terze dosi è l'unico modo per evitare picchi di casi come quelli che si registrano all'estero. Già dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale "si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi", cioè il contagio, in pressoché tutte le fasce d'età: l'efficacia nel prevenire la malattia cala dal 74% al 39,6%. Rimane però elevata la protezione contro i casi gravi di malattia, cioè che finiscono nel ricovero o nel decesso: si va dal 93% all'84%. Tuttavia, e per questo è fondamentale accelerare, la protezione contro l'infezione e contro la malattia grave torna rispettivamente al 76,7% e al 93% dopo la terza dose. Infine l'Iss sottolinea che il rischio di decesso, per una persona non vaccinata, è di 16,6 volte superiore a quello che corre chi ha ricevuto la terza dose.