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L’educazione civica torna obbligatoria: da settembre verrà insegnate in tutte le scuole

L’educazione civica tornerà obbligatoria nelle scuole italiane, con il ritorno del suo insegnamento attraverso un minimo di 33 ore annuali e un voto sulla materia che farà parte della pagella. Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge voluto dalla Lega che prevede l’obbligatorietà dell’educazione civica.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’educazione civica torna obbligatoria nelle scuole italiane. Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica: 193 i voti a favore, 38 gli astenuti (il Pd). Il provvedimento, approvato anche dalla Camera, ora è legge. L’introduzione dell’educazione civica avverrà a partire da settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico. Tra le novità del disegno di legge c’è anche un ordine del giorno che impegna il governo a prevedere l’insegnamento dell’educazione al rispetto e della parità di genere. La notizia viene accolta positivamente dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Oggi è una giornata storica! Finalmente ritorna l’educazione civica come materia obbligatoria nelle scuole. Un traguardo necessario per le giovani generazioni perché sono i valori indicati nella Costituzione a tenere unito il nostro Paese. Il compito della scuola è di educare alla cittadinanza attiva, al rispetto delle regole, all'accoglienza e all'inclusione, valori alla base di ogni democrazia”.

Esulta anche il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: “Finalmente l’educazione civica torna in classe! Con la legge della Lega approvata definitivamente oggi al Senato, da settembre sarà di nuovo materia di studio obbligatoria, con 33 ore e voto in pagella. Vita concreta contro inutili polemiche. Promessa mantenuta, non si molla”. Il Pd, come spiega Simona Malpezzi, ha deciso di astenersi perché la proposta di legge non prevede lo stanziamento di apposite risorse: “Per fare le riforme è necessario investire, invece il governo non solo non prevede finanziamenti per la scuola ma chiede agli insegnanti un lavoro aggiuntivo gravoso, senza un minimo compenso”.

Torna l’educazione civica a scuola: come funzionerà

Con l’approvazione del disegno di legge l’educazione civica torna a essere materia di studio obbligatoria con tanto di voto in pagella. La legge è composta di 12 articoli e nasce dal testo unificato uscito dalla commissione Cultura della Camera. Si prevede l’istituzione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione dell’insegnamento dell’educazione civica, comprendendo anche iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile già dalla scuola dell’infanzia.

Saranno previste almeno 33 ore annuali per l’insegnamento di questa nuova materia. Si prevede un voto in pagella sulla base delle tematiche oggetto dell’educazione civica: Costituzione, istituzioni dello Stato italiano e dell’Ue, storia della bandiera e dell’inno nazionale, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, educazione alla cittadinanza digitale, elementi di diritto, educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile, tutela del patrimonio ambientale, educazione alla legalità, educazione al rispetto del patrimonio culturale, educazione stradale, educazione alla salute, educazione alla cittadinanza attiva.

Si prevede la possibilità di promuovere attività per sostenere l’avvicinamento degli studenti al mondo del lavoro. L’insegnamento dovrà essere integrato con esperienze extra-scolastiche. Inoltre i comuni possono promuovere altre iniziative in collaborazione con le scuole, finalizzate soprattutto alla conoscenza delle amministrazioni locali. Spetterà al ministro dell’Istruzione, invece, indire annualmente un concorso nazionale per la valorizzazione delle migliori esperienze in materia di educazione civica.

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