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L’economia italiana è tra Ie peggiori nel secondo trimestre: Pil giù dello 0,4%, male anche l’occupazione

I dati Eurostat raccontano che l’Unione Europea non è cresciuta nel secondo trimestre di quest’anno. Invece, l’Italia registra un dato negativo sia nel Pil che nell’occupazione.
A cura di Andrea Miniutti
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L'Italia non cresce. Anzi, rallenta: nel secondo trimestre di quest'anno, il nostro Pil è diminuito dello 0,4%. Tecnicamente non siamo ancora in recessione, perché nel primo trimestre avevamo registrato un aumento del 0,6%, ma una frenata è comunque un segno preoccupante.

Oggi Eurostat ha pubblicato i dati sull'andamento dell'economia dell'Unione dai quali emerge che la comunità europea sta arrancando. Rispetto al primo trimestre del 2023 il Pil europeo non è cresciuto, mentre l'occupazione è aumentata solamente del 0,1%.

Le medie però non raccontano bene cosa sta accadendo in Europa: da una parte ci sono i Paesi che registrano numeri positivi, come la Lituania (+2,9%), la Slovenia (+1,4%) e la Grecia; dall'altra chi al contrario vede la propria economia contrarsi, ad esempio la Polonia (-2,2%), la Svezia (-0,8%) e l'Austria (-0,7%), con l'Italia subito dopo al pari con Cipro.

Guardando ai big dell'Europa, dopo due trimestri in negativo la Germania non riesce a ripartire: il suo Pil non ha subito alcuna variazione. Meglio la Francia, che registra un +0,5% dopo sei mesi in cui era cresciuta solo del 0,1%. Il Belgio continua a crescere, portando a casa il decimo trimestre consecutivo in crescita. Al contrario, i Paesi Bassi riportano un calo per il secondo trimestre consecutivo, entrando così ufficialmente in recessione tecnica.

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Anche i dati sull'occupazione non sono incoraggianti. Dopo che nel primo trimestre in Italia si era visto un aumento del 0,8%, nei secondi tre mesi c'è stata una lieve contrazione del 0,1%: siamo tra gli unici sei Paesi europei che in questo trimestre hanno registrato un risultato negativo. In fondo alla classifica assieme a noi troviamo Estonia (-1,5%), Romania (-0,8%), Croazia (-0,7%) Lettonia (-0,1%) e Polonia (-0,1%). Invece, fanno molto bene Portogallo, Malta e Lituania: tutti e tre gli Stati hanno riportato un +1,3% nel numero di occupati.

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