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Le sexy line tra Silvio e Giampi Tarantini: la “bionda”, la “bruna” e Lavitola

Sesso, donne, soldi e regali al centro delle conversazioni telefoniche intercettate nelle indagini sulla presunta estorsione a Berlusconi. Una “linea calda” riservata al premier che serviva per selezionare le “amiche” che avrebbero dovuto allietare i festini organizzati a Palazzo Grazioli. “Allora com’è andata ieri notte?”, chiede Giampi a Silvio in una telefonata.
A cura di Biagio Chiariello
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Era una vera e proprio sexy line quella costituita nell'estate 2008 da Giampi Tarantini per l'unico interlocutore: il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L'imprenditore barese – accusato, insieme alla moglie Nicla e all'editore dell'Avanti, Valter Lavitola, di estorsione ai danni del premier – disponeva di un telefono cellulare con cui parlare col Cavaliere per discutere delle serate con le escort da organizzare. E' quanto emerge dalle 30 compromettenti telefonate che presto potrebbero diventare pubbliche, con tanto di deposito delle conclusioni delle indagini da parte della Procura barese.

E' così dagli atti si scopre che Tarantini sfogliava il suo “catalogo” di "amiche" che avrebbero dovuto allietare i festini organizzati dal premier a Palazzo Grazioli o Villa La Certosa in Sardegna. E Silvio, come riportato da Repubblica, parlava della “bionda”, della “bruna”. Di quelle che erano le "specialità” e le “qualità” delle ragazze. E ancora si legge di commenti piuttosto pesanti, cronache senza censura ora nelle mani della Procura. Secondo quanto riferito da un inquirente alcune sarebbero davvero scabrose, "compromettenti da un punto di vista morale". I due commentano spesse le prestazioni del nostro Presidente del Consiglio: "Com'è andata allora ieri sera?" chiede l'imprenditore barese a colui che lo scorso gennaio a rete unificate esclamava: "Non ho mai pagato una donna" per spiegare la sua versione dei fatti in merito al caso Ruby. In una conversazione si evince che il premier, reperito da Tarantini che ha dell'ottima "merce" da mostrargli, ha impegni istituzionali da mantenere. Si deve rimandare, ma  tuttavia è stuzzicato: una donna stupenda e disinibita. E così ci pensa su.

Ma tra i protagonisti delle conversazioni intercettate dalla Procura di Bari ci sono anche le stesse ragazze "selezionate" da Silvio, che parlano del denaro e dei regali ricevuti dopo essere state ospiti nelle sue residenze. Tra le telefonate spuntano anche quelle tra Tarantini e Valter Lavitola. In una viene fuori tutta la preoccupazione per ciò che accadrebbe se le stesse conversazioni saltassero fuori: "Quello che potrebbe essere pericoloso e potrebbe uscire che tu gli dici a lui (Berlusconi-ndr) ‘senti mi devi dare 10 mila euro perché dobbiamo pagare quelle puttane" dice Lavitola a Tarantini, aggiungendo: "Se poi uscisse questo, ti dimostra solo che lui (Berlusconi-ndr) ha mentito, che quelle lì erano puttane e lui lo sapeva… e questo non è reato". E ancora: "Ci sono delle telefonate tra me e le ragazze, nelle quali dicono che hanno ricevuto i soldi da lui (Berlusconi-ndr)".

Donne, sesso e soldi dunque erano gli argomenti più gettonati delle conversazioni tra Tarantini e Berlusconi. Ma il vero obiettivo dell'intraprendente Giampi era quello di ottenere in cambio contatti con manager e uomini influenti – di Finmeccanica, in particolare – in grado di affidare consulenze e appalti a imprenditori suoi amici.

Il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perché ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società

E' la frase che Tarantini disse ai finanzieri di Bari lo scorso 29 luglio 2009. Una frase che racchiude tutta la filosofia di uomo che voleva diventare un imprenditore del settore della sanità e che aveva colto in Berlusconi il tramite per realizzare questo sogno. Ora dovrà rispondere di ssociazione per delinquere, corruzione e sfruttamento della prostituzione.

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