Le scuole restano chiuse: non riapriranno fino a settembre
L’ipotesi di una riapertura a maggio delle scuole italiane viene esclusa ormai da giorni. Ma nessuno, finora, lo aveva in qualche modo ufficializzato. A parlarne esplicitamente oggi è la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Che in un’intervista al Corriere ammette che “ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio”. La decisione verrà presa a giorni, ma sembra ormai scontata. Anche perché il timore della ministra è quello che riaprire le scuole metterebbe in movimento 8 milioni di studenti. Prima di riaprire, quindi, si seguirà il principio della massima cautela, anche sulla base di ciò che suggerirà la comunità scientifica.
La scuola non proseguirà con le sue attività in estate. Su questo la ministra è categorica, sostenendo che la didattica non si è mai fermata e non sarebbe giusto non riconoscere il lavoro fatto da docenti e personale scolastico, oltre che dagli stessi studenti. Si riprenderà, a questo punto, a settembre.
La riapertura a settembre e la commissione per la ripartenza
Per la ripresa a settembre ci sarà anche una commissione, che dovrà valutare in che modo ricominciare l’anno scolastico. La commissione sarà presieduta dall’ex assessore alla Scuola della Regione Emilia-Romagna, Patrizio Bianchi. Lavorerà sia per la riapertura che per un nuovo modello di scuola, che potrebbe cambiare puntando sempre più sull’innovazione. Magari anche con una quota di didattica a distanza. Intanto si ripartirà dalle prime settimane del mese, con corsi di recupero per chi è rimasto indietro e ha avuto insufficienze. Non ci sono ancora le date – anche se si parla già del primo settembre – ma la data verrà stabilita insieme alle Regioni, come spiega Azzolina. Per il ritorno, poi, la ministra boccia l’idea degli studenti a scuola con la mascherina.
I docenti e il personale scolastico
Per il mese di settembre si presenta anche un altro problema, quello del concorso per i 24mila precari. Si farà, assicura la ministra, perché è “l’unico modo per assumere a settembre”. Per quanto riguarda docenti e personale scolastico, l’ipotesi dei doppi turni non piace ad Azzolina, che si dice contraria a raddoppiare l’orario del personale. Perché, spiega, non è vero che i docenti lavorano solamente le 18 o 24 ore a settimana di lezione.
I voti, le promozioni e la maturità
Altro aspetto importante è quello della promozione (garantita praticamente a tutti gli studenti) e dei voti. Ci sarà una normale pagella, assicura Azzolina. Intanto viene messo in sicurezza l’anno con la didattica a distanza. Però i voti rimangono comunque normali, con le solite pagelle. L’unica novità è che chi ha un’insufficienza dovrà recuperare il prossimo anno. Per quanto riguarda la maturità, infine, Azzolina spiega che molti studenti vorrebbero fare l’esame di presenza. La miglior ipotesi, certo, ma non la più realizzabile al momento. Anzi, molto più probabile un esame online, considerando la situazione sanitaria. Sicuramente, intanto, viene esclusa l’ipotesi mista: “Studenti a scuola e professori a casa”.