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Opinioni

Le riforme? Se si vuole si può: ecco su cosa sono tutti d’accordo

Un mini dossier di Openpolis mostra le “convergenze possibili” fra i gruppi parlamentari a partire dai posizionamenti dei singoli eletti nelle due Aule. Dunque, perché non muoversi subito?
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Il 39% dei parlamentari eletti nella XVII legislatura è al suo primo incarico pubblico, il 64% non ha preso parte alla legislatura precedente, non erano mai state elette così tante donne e il tasso di "rinnovamento" non è mai stato così elevato. Parte da questa fotografia il nuovo mini dossier di Openpolis, denominato "3 poli contrapposti, tanti temi comuni", che mette in correlazione gli orientamenti di deputati e senatori con le possibili riforme da attuare in Parlamento. "Confrontando le posizioni che i partiti hanno dichiarato in campagna elettorale per partecipare a “Voi siete qui ” (wwwvoisietequi.it, il test politico-elettorale di Openp- olis) con la consistenza degli attuali gruppi parlamentari ci si rende conto come la strada del dialogo, se intrapresa, può portare a risultati concreti. Infatti, affrontando singolarmente i 25 temi chiave individuati su ben 21 ci sarebbe una maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato. Mentre, solo su 4 la posizione predominante risulterebbe differente fra i due rami del Parlamento."

Un'analisi che parte dalla valutazione della "vicinanza reciproca dei gruppi parlamentari", indicando "il numero di temi che esso ha in comune con gli altri Gruppi, il numero delle questioni sulle quali, cioè, le posizione del singolo Partito risultano, di volta in volta, coincidenti o simili a quelle degli altri"

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In seguito il dossier di Openpolis raccoglie i "posizionamenti sui temi specifici" dei gruppi parlamentari ed evidenzia come esistano ampie convergenze su alcuni punti. E soprattutto che esiste una coincidenza di vedute anche con il "posizionamento" degli oltre 800mila cittadini che hanno completato il test voisietequi prima delle elezioni politiche. I dati raccolti sono incredibilmente significativi, come si può notare dalla percentuale di consenso sui singoli temi (nel confronto Camera/Senato):

  • TRASPARENZA TOTALE DELLA PA (FOIA) 98 /92
  • LEGGE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO 95/87
  • NO AL CUMULO DI CARICHE PER IL PARLAMENTARE 81/64
  • LIBERALIZZARE MONOPOLI E SERVIZI PUBBLICI 74/74
  • REALIZZARE LA TAV TORINO-LIONE 74/74
  • RAFFORZARE LE ISTITUZIONI EUROPEE 77/71
  • CITTADINANZA AI FIGLI DI IMMIGRATI NATI IN ITALIA 76/71
  • FERMARE IL CONSUMO DEL TERRITORIO 83/64
  • SÌ ALLA FECONDAZIONE ETEROLOGA IN ITALIA 77/59
  • RIVEDERE IL CONFLITTO DI INTERESSI 83/64
  • PENE SEVERE PER IL FALSO IN BILANCIO 83/64
  • LEGGE SULLE UNIONI CIVILI 78/59
  • REDDITO MINIMO GARANTITO 75/57
  • ABOLIRE L’IMU SULLA PRIMA CASA 74/52

Ci sono ovviamente temi su cui restano profonde divergenze fra fra gli schieramenti:

  • NUOVE TRIVELLAZIONI IN MARE PER GAS E PETROLIO 25/43
  • SÌ ALL'ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F35 26/43
  • ELEZIONE DIRETTA PRESIDENTE REPUBBLICA 26/43
  • BUONO PER SCUOLA ED UNIVERSITA 30/48
  • INTRODURRE FLEXSECURITY NEL LAVORO 30/48
  • AMNISTIA E INDULTO 32/45
  • LASCIARE ALLE REGIONI IL 75% DELLE TASSE 23/41
  • TASSARE LE RENDITE FINANZIARE 56/48
  • RISPETTARE PAREGGIO DI BILANCIO E FISCAL COMPACT 44/52
  • NO AL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI 46/57
  • RESPONSABILITÀ CIVILE DEI MAGISTRATI 47/57
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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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