Le regole Covid per Natale, cosa fare e cosa evitare
Attenti al Covid, ancora. La pandemia sarà pure finita, come dichiarato ufficialmente tempo fa dall'Oms, ma il pericolo contagio resta e le vittime del virus continuano ad aggiornare bollettini su bollettini. Gli esperti – come il professor Pregliasco, che ha parlato con Fanpage.it – raccontano di numeri fortemente sottostimati, mentre la circolazione virale è tornata a livelli molto alti e rischia di raggiungere il picco proprio nel bel mezzo delle vacanze di Natale. Non arriva per caso la nuova circolare del ministero della Salute, che ieri ha ordinato agli ospedali di effettuare il tampone Covid in entrata ai pazienti sintomatici. Le strutture sanitarie, d'altronde, restano ad alto rischio.
Ma cosa bisogna fare, quindi, per evitare di prendere il Covid? Di obblighi in vigore non ce ne sono più già da tempo, ma le buone pratiche imparate durante la pandemia possono ancora essere utili. Gli esperti invitano le categorie coinvolte nella campagna vaccinale a sottoporti alla somministrazione del nuovo richiamo, unico vero strumento di protezione a livello farmacologico. Il vaccino è consigliato per gli over 60 e i fragili ed è disponibile in tutte le Regioni, con alcuni territori che stanno organizzando degli open day proprio in vista delle feste.
Non c'è nessuna regola che impone l'utilizzo della mascherina, ma se ci si trova davanti a un soggetto fragile è consigliato indossarla, soprattutto se si sospetta di aver contratto il Covid. Allo stesso modo, l'isolamento se positivi non è più obbligatorio ma fortemente raccomandato, così come l'utilizzo della mascherina Ffp2 se – da positivi – si decidesse di uscire o incontrare delle altre persone. Insomma, da tempo la responsabilità è diventata individuale, senza regole da rispettare in maniera obbligatoria.
Non ci sono obblighi da seguire durante le feste, ma tutti gli esperti concordano sull'importanza di restare a casa se si accusano dei sintomi riconducibili al Covid o a un altro virus respiratorio. Insomma, niente cenone se non si sta bene. Anche perché gli ambienti chiusi e affollati restano il luogo perfetto per la proliferazione del virus. Ormai le buone pratiche le conosciamo a memoria ed è bene non dimenticarle: lavaggio delle mani, con sapone e sfregando bene (almeno 25/30 secondi), far arieggiare gli ambienti ed evitare i contatti con persone sintomatiche. Per il resto, sarà un altro Natale all'insegna della normalità prepandemica, magari con qualche attenzione in più che l'esperienza ci ha lasciato in eredità.