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Le Regioni e le Province più colpite dal coronavirus che rischiano di andare in lockdown

A differenza di quanto accaduto lo scorso marzo, l’emergenza coronavirus è critica su tutto il territorio nazionale. Ci sono però alcuni territori particolarmente colpiti in cui governatori e amministratori locali potrebbero introdurre dei mini-lockdown in modo che l’infezione non si diffonda ai territori dove la curva è ancora sotto controllo. L’attenzione è alta verso le grandi città, ma non solo. Vediamo quindi quali sono i territori più colpiti dall’emergenza Covid-19 a rischio chiusura.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo pensa a nuove misure restrittive per limitare la diffusione del coronavirus in Italia. E sebbene, a differenza di quanto accaduto lo scorso marzo, la situazione sia critica su tutto il territorio nazionale, ci sono alcuni territori particolarmente colpiti dal virus in cui governatori e amministratori locali potrebbero introdurre dei mini-lockdown in modo che l'infezione non si diffonda ai territori dove la curva è ancora sotto controllo. L'attenzione è alta verso le grandi città, ma non solo. Vediamo quindi quali sono i territori più colpiti dall'emergenza Covid-19 a rischio chiusura.

Ci sono due Regioni in particolare che preoccupano. Sono Lombardia e Piemonte: qui infatti l'indice Rt è superiore a 2. E le città più a rischio sono quasi tutte in queste Regioni: si tratta di Milano, Torino, Como e Varese. Ma non solo. Allerta elevata anche in Campania, specialmente a Napoli e Caserta. E a Genova, in Liguria. Roma e Bologna per ora destano meno preoccupazioni, ma non è escluso che nuove restrizioni possano presto essere imposte anche qui. Secondo l'ultimo report settimanale dell'Iss, sono 11 le Regioni a rischio elevato e 8 quelle a rischio moderato. Che però rischiano di passare al rischio alto nel giro di un mese.

A livello nazionale, infatti, l'indice Rt è a 1,70. Un tasso altissimo quindi che porta dritto il Paese allo scenario 4, descritto dall'Iss come quello che comporta misure più stringenti, tra cui anche la chiusura delle scuole e limitazioni agli spostamenti. L'allerta in questo senso è alta anche nella Provincia autonoma di Bolzano e in Valle d'Aosta.

In queste ore è atteso un aggiornamento da parte del comitato tecnico scientifico sui territori dove la circolazione del virus è più elevata e che rappresentano quindi un rischio maggiore. Da e per questi si potrebbero limitare gli spostamenti, evitando così che l'infezione si diffonda ulteriormente. Altre misure che potrebbero essere introdotte nelle mini zone rosse sono la chiusura dei centri commerciali nel weekend e limitazioni orarie alle altre attività commerciali. C'è poi l'ipotesi di introdurre un coprifuoco nei casi in cui questo non sia già in vigore.

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