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Le Regioni dicono no al cibo sintetico: “Favorevoli al divieto introdotto da decreto Lollobrigida”

Le Regioni si dichiarano contrarie al cibo sintetico: “Bisogna fermare i cibi sintetici per non impoverire la qualità dei nostri prodotti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Conferenza delle Regioni si è dichiarata contraria "all'introduzione nel nostro mercato, eccellenza agroalimentare mondiale, di cibi sintetici". Lo ha fatto sapere il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni, Federico Caner. "Pertanto abbiamo espresso un parere positivo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, al decreto che dispone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici", ha spiegato Caner.

Il riferimento è al decreto approvato dal Cdm dello scorso 28 marzo, che prevede il divieto di produrre o commercializzare gli alimenti e mangimi sintetici, compresa la carne sintetica (prodotta in laboratorio a partire da cellule staminali di animali vivi), e multe da 10mila fino a 60mila euro per chi non rispetta le regole e la confisca del prodotto.

"Crediamo – ha sottolineato ancora Caner – che bisogna fermare i cibi sintetici per non impoverire la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo quindi le stesse perplessità già espresse verso le farine di insetti. Per non parlare dei poco conosciuti rischi per la salute e della mancanza adeguata di informazioni a riguardo".

"Tutti gli aspetti della sicurezza alimentare del cibo devono essere in primo piano, dai rischi per allergie e tumori, ma anche quelli relativi all'etica e alla cultura del cibo e degli alimenti, che si collegano alla qualità agricola e industriale, alla difesa dell'ambiente e a proteggere e salvaguardare le biodiversità, e cioè i nostri prodotti e la ricchezza della nostra alimentazione", ha concluso il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni.

"Ritengo sbagliata la posizione delle Regioni a favore del blocco della carne coltivata. È sbagliata per due ragioni: innanzitutto perché l'introduzione di determinati cibi prodotti con metodi innovativi non andrebbe in alcun modo a intaccare il mercato dell'eccellenza degli alimenti Made in Italy, ma rappresenterebbero solamente un allargamento dell'offerta; e poi perché le regioni, con questa posizione di contrarietà, vanno a tagliare le gambe a enti di ricerca e a scienziati che studiano questi nuovi cibi. Poi non ci si lamenti della fuga dei giovani all'estero", ha commentato il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Coldiretti: "Anche il 72% degli italiani contro il cibo sintetico"

La contrarietà della Conferenza delle Regioni all'introduzione nel mercato nazionale di cibi sintetici "risponde alla richiesta della stragrande maggioranza degli italiani con il 72% dei cittadini che non li mangerebbe e il 10% che non sa e necessita di più informazioni mentre il 18% invece che li proverebbe come dimostra l'indagine Tecnè", ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, valutando "positivamente" le dichiarazioni di Federico Caner coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni.

Per la Coldiretti il decreto Lollobrigida è "un provvedimento presentato sotto la spinta di oltre mezzo milione di firme raccolte dalla mobilitazione della Coldiretti alla quale hanno aderito, tra gli altri, il premier e leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Un percorso istituzionale trasparente con oltre 2mila comuni che hanno deliberato a sostegno della proposta della Coldiretti spesso all'unanimità, tutte le Regioni di ogni colore politico ed esponenti di ogni schieramento oltre a Ministri (a partire da Francesco Lollobrigida all'Agricoltura e Sovranità Alimentare) e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Sindaci, associazioni da Federcuochi agli Scout del Masci fino al Centro Turistico Giovanile, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, imprenditori e numerosi Vescovi. Ora il disegno di legge del governo sarà operativo solo dopo la discussione ed approvazione del Parlamento che la raccolta di firme vuole accelerare". 

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