Le Regioni che possono tornare in zona bianca e gialla con il monitoraggio Iss di domani
Le Regioni italiane, finalmente, vanno verso il bianco e non più verso il rosso. Da qualche settimana c'è stata un'inversione di tendenza negli ospedali, che hanno smesso di riempirsi di malati Covid e hanno lentamente cominciato a svuotarsi. È ovviamente un'ottima notizia sul fronte pandemico, perché significa che ci sono meno persone che rischiano di morire per il virus e che le strutture sanitarie possono tornare a occuparsi più appieno di tutte le altre malattie. Ma anche per i colori delle Regioni, che smettono di tendere alla zona arancione e rossa e si dirigono più verso il bianco. Tutto dipenderà dai dati del monitoraggio Iss di domani, ma per alcune Regioni ci potrebbe essere già da lunedì prossimo un passaggio in una fascia più chiara.
I dati su terapie intensive e aree mediche, Regione per Regione
Per capire se ci saranno cambi di colore e chi riguarderanno, bisogna osservare i dati di oggi – che verranno considerati domani nel monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità – pubblicati dall'Agenas nel suo contatore. Ricordiamo le soglie: sopra al 10% in terapia intensiva e al 15% area medica si va in zona gialla, poi rispettivamente 20% e 30% per la zona arancione e 30% e 40% per la zona rossa. Per salire di fascia bisogna superare entrambi i valori, oltre ovviamente all'incidenza, che però – vista l'altissima contagiosità di Omicron – è praticamente fuori controllo da mesi. Vediamo i dati appena aggiornati:
- Abruzzo: 13% terapia intensiva, 34% area medica
- Basilicata: 3% terapia intensiva, 25% area medica
- Calabria: 12% terapia intensiva, 32% area medica
- Campania: 8% terapia intensiva, 25% area medica
- Emilia Romagna: 11% terapia intensiva, 20% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 13% terapia intensiva, 29% area medica
- Lazio: 17% terapia intensiva, 28% area medica
- Liguria: 12% terapia intensiva, 28% area medica
- Lombardia: 9% terapia intensiva, 16% area medica
- Marche: 13% terapia intensiva, 30% area medica
- Molise: 10% terapia intensiva, 22% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 6% terapia intensiva, 18% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 13% terapia intensiva, 17% area medica
- Piemonte: 9% terapia intensiva, 21% area medica
- Puglia: 13% terapia intensiva, 25% area medica
- Sardegna: 12% terapia intensiva, 24% area medica
- Sicilia: 12% terapia intensiva, 33% area medica
- Toscana: 12% terapia intensiva, 20% area medica
- Umbria: 10% terapia intensiva, 28% area medica
- Valle d'Aosta: 12% terapia intensiva, 20% area medica
- Veneto: 6% terapia intensiva, 15% area medica
Quali Regioni andranno in zona bianca e gialla dalla prossima settimana
Scorrendo velocemente i dati c'è un primo fattore che salta all'occhio: nessuna Regione ha più i numeri da zona arancione. Questo non basta, però, per tornare in giallo o comunque per cambiare colore. Bisogna confermare i dati per tre settimane consecutive per scendere da arancione a giallo e da giallo a bianco. Dovrebbe essere il caso del Piemonte, che da lunedì prossimo dovrebbe tornare in zona gialla. Tra le Regioni che hanno i valori da zona bianca ci sono Basilicata e Umbria – uniche nella fascia più chiara -, ma anche Campania, Lombardia, Provincia di Bolzano e Veneto che invece sono in zona gialla. E persino lo stesso Piemonte, che comunque non passerà direttamente in bianco. Intanto Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche e Valle d'Aosta, che sono in zona arancione, hanno dati da zona gialla. E forse qualcuno potrebbe cambiare colore da lunedì prossimo. A decidere sarà il ministro Speranza domani, che firmerà un'eventuale ordinanza dopo il monitoraggio dell'Iss.