Le reazioni dopo il secondo video di Fanpage su Gioventù Nazionale: “Silenzio di Meloni è assenso”
Anche la seconda puntata dell'inchiesta di Fanpage.it su ‘Gioventù Nazionale' fa rumore. Ieri sera il servizio video del team Backstair di Fanpage.it, realizzato grazie al lavoro di una nostra giornalista infiltrata, è stato presentato a un evento pubblico al Monk a Roma, con Roberto Saviano, Corrado Formigli, Michela Ponzani e il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato.
E intanto nel partito generano già un piccolo terremoto. Non solo infatti il deputato Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito, è stato costretto a intervenire per annunciare provvedimenti e per condannare le frasi antisemite che nel video vengono pronunciate contro la senatrice Ester Mieli, ebrea e filia di un sopravvissuto all'Olocausto. Ma questa mattina, come ha scritto la Repubblica, sono arrivate anche le dimissioni di Flaminia Pace, presidente del circolo pinciano della giovanile di Fratelli d’Italia, costretta a lascia il Consiglio Nazionale dei Giovani.
Le reazioni
La leader del partito, la premier Giorgia Meloni, non ha preso le distanze dalle nostalgie fasciste, dalle frasi razziste e antisemite, dai cori inneggianti al Duce e a Hitler, e si ostina a rimanere in silenzio. Da parte di tutti i partiti d'opposizione invece sono arrivati messaggi di indignazione.
"L'inchiesta di Fanpage, di cui ieri è stata pubblicata la seconda parte, ha aperto il vaso di Pandora della fascisteria che abita il sottobosco di Fratelli d'Italia. Omofobia, razzismo, nostalgia per Benito Mussolini, simpatie per Adolf Hitler e il nazismo, antisemitismo che li porta persino ad attaccare una loro sottosegretaria: il silenzio di Giorgia Meloni fino ad ora è stato assordante. Da adesso diventa vero e proprio assenso", ha scritto su X il segretario di +Europa Riccardo Magi.
"La seconda parte dell'inchiesta di Fanpage ci dice che dentro Fdi non si sono prese le distanze da un mondo sotterraneo che esiste, legato a modelli e a riferimenti di estrema destra, e che alimenta l’organizzazione giovanile di Fdi. Non ci sono molto commenti da fare. Le immagini parlano da sole. Abbiamo letto le parole di Giovanni Donzelli. Che parla di antisemitismo, razzismo, ma non riesce a pronunciare la parola fascismo. Mentre i riferimenti nelle parole dei protagonisti sono evidenti", ja scritto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "Ci auguriamo – ha aggiunto – venga fatta in fretta chiarezza e speriamo che anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dica parole chiare. Non è possibile che ci sia spazio, nel partito che esprime il capo del governo italiano, per chi si richiama al Duce, all’antisemitismo e al razzismo".
"Dall'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, emerge un quadro sempre più grave e inquietante – ha detto il senatore Francesco Verducci, vice presidente Commissione Antidiscriminazioni del Senato – Fa impressione il pianificato doppio livello praticato dell'organizzazione: da una parte una immagine pubblica edulcorata e ingannevole che in realtà pare nascondere un'altra parte, quella autentica, fatta di razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio, professione di fascismo e nazismo, aperta simpatia verso personaggi del terrorismo nero. È impressionante la falsità dei comportamenti dei giovani dirigenti del partito di Giorgia Meloni che, per loro stessa ammissione, in pubblico solidarizzano con Israele e la comunità ebraica ma in realtà nella dinamica interna alimentano un feroce antisemitismo. Gioventù nazionale è un pezzo nevralgico di Fratelli d'Italia, più volte portata ad esempio da Giorgia Meloni. Non è più tollerabile il silenzio della Presidente del Consiglio e Presidente di Fratelli d'Italia, su un caso così grave che investe direttamente la sua organizzazione. Giorgia Meloni non può far finta di non sapere o di non vedere".
"La seconda inchiesta di Fanpage ci dice che non siamo davanti a una ragazzata. Qui c'è un gruppo politico che ha potere, soldi e legami con chi comanda oggi l'Italia. Sono collaboratori di parlamentari e sottosegretari e parlano tranquillamente come dei neonazisti", ha commentato il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto. "Magari troveranno qualche capro espiatorio da offrire al pubblico, ma dentro FdI hanno il dovere di aprire una riflessione. Una generazione di dirigenti del principale partito italiano – ha sottolineato l'esponente dem – è cresciuta e si è formata con un linguaggio e una simbologia che è fuori dai codici della Repubblica e della Costituzione. Non è possibile che la leader di un Paese del G7 faccia finita di nulla".
"Le parole timide e balbettanti di Donzelli non sono sufficienti: servono dichiarazioni chiare e senza nessuna ambiguità da parte di Giorgia Meloni che è chiamata non solo a censurare ma ad allontanare le frange estremiste, razziste e fasciste dentro a Gioventù Nazionale. Ed è incredibile che la premier e leader di Fdi non abbia ancora espresso una parola di solidarietà nei confronti della collega Ester Mieli, a cui esprimo tutta la mia vicinanza, per gli attacchi antisemiti che le sono stati rivolti. Chi rimane in silenzio è complice con le cose gravissime ascoltate nell'inchiesta di Fanpage e se ne assume la responsabilità politica", si legge in una nota di Simona Malpezzi, capogruppo Pd nella Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
"Il crescente clima di antisemitismo che sta emergendo in tutta Europa nell'ambito di formazioni estremiste desta forte preoccupazione. Alla senatrice Ester Mieli la solidarietà di Matteo Renzi e di tutta Italia Viva per gli insulti antisemiti che le sono stati rivolti dai giovani di Fratelli d'Italia, emersi dall'inchiesta di Fanpage", è la nota dell'ufficio stampa di Italia Viva.
"Il silenzio di Giorgia Meloni sui giovani di FdI che trasudano antisemitismo e fascismo dice chiaramente che sapeva. D'altronde come poteva non accorgersene? E come possiamo pensare che cacci questi personaggi quando lei stessa non fa che parlare da anni alla pancia del peggio del Paese?", ha dichiarato Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera.
"Esprimo sincera e piena solidarietà alla senatrice Ester Mieli per quanto emerso dall'inchiesta giornalistica condotta da Fanpage a proposito dei circoli giovanili di Fratelli d'Italia. Le prove che vengono portate alla visione di tutti sono inoppugnabili – ha detto la vicepresidente del gruppo M5s al Senato Alessandra Maiorino intervenendo in Aula – Ci sentiamo di suggerire davvero sinceramente a Giorgia Meloni di prendere nettamente le distanze da quegli atteggiamenti, da quei comportamenti, da quei saluti fascisti e da quelle parole che abbiamo visto tutti scritte nelle chat e che sono irripetibili. È necessario consentire ad Ester Mieli di continuare a svolgere il suo ruolo da senatrice e anche il ruolo di vicepresidente della commissione Segre con serenità. La maggioranza non prenda le distanze dal Fanpage, bensì da quei circoli e da quelle persone che esprimono comportamenti incostituzionali in violazione di tutti i diritti umani e che offendono la nostra storia e devono essere lasciate nel buio a cui appartengono".
Una ferma condanna è arrivata anche dalla senatrice M5s Barbara Floridia: "Qualche tempo fa esponenti di Fratelli d'Italia arrivarono ad accusare un giornalista di antisemitismo per il solo fatto di aver chiesto ad una loro parlamentare se fosse ebrea. Ora si scopre che quella stessa parlamentare era insultata e dileggiata in chiave antisemita da membri di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia. Ma la cosa forse più vergognosa in tutta questa vicenda, venuta a galla grazie a un'inchiesta di Fanpage, è che dopo la prima parte del servizio, quando era già chiara la vera natura dei giovani meloniani e addirittura il fatto che si potessero servire dei soldi del servizio civile per le loro attività estremiste, Fratelli d'Italia non solo non ha preso le distanze ma li ha difesi anche cercando di delegittimare l'inchiesta. Solo oggi, dopo la seconda parte del servizio, c'è qualche presa di distanza e le prime dimissioni in Gioventù Nazionale. Giorgia Meloni fin qui, come al solito quando non le conviene, ha taciuto. Tenete memoria dei nomi delle giovani e dei giovani coinvolti nell'inchiesta di Fanpage. Oggi qualcuno si dimetterà, ma domani ce lo potremmo ritrovare in Parlamento magari a mettere in campo un'aggressione squadrista come quella di qualche giorno fa alla Camera. La violenza viene da lontano. Chi non la estirpa alla radice o tace di fronte ad essa, ne è complice".
"Il silenzio della premier Meloni sull'inchiesta di Fanpage non solo la rende complice ma dimostra quanto dietro le quinte del suo partito, le porte all'estremismo, l'antisemitismo e la violenza, siano sempre aperte". Lo ha scritto in una nota il deputato M5s Leonardo Donno, lo stesso che è stato vittima di un'aggressione in Aula, lo scorso 12 giugno. "Non aver preso ancora alcun provvedimento nei confronti dei protagonisti della ‘gioventù meloniana' è molto grave – ha aggiunto – e ci dice tanto sul tacere tipico di una presidente del Consiglio abituata a nascondersi pur di non ammettere le proprie responsabilità. Ma i video parlano chiaro e la dicono lunga sulle intenzioni e le azioni tipiche di quella destra che abbiamo visto anche in Parlamento. O per la premier anche queste sono solo ‘provocazioni'? La smetta di nascondersi e per una volta almeno rispetti il suo ruolo".
Anche Angelo Bonelli (Avs) ha partecipato ieri all'evento al Monk: "Io ieri sono stato a Roma a vedere la seconda tranche del documentario di Fanpage ‘Gioventù Meloniana'. De Gasperi diceva che un partito è formato da due elementi: il consenso e l'organizzazione, non c'è consenso se non c'è organizzazione. Se nella tua organizzazione c’è una presenza che inneggia al fascismo, che inneggia all'antisemitismo e augura la morte agli avversari, e su questo non fai nulla, stai in silenzio, c'è un problema molto, molto serio. E ricordo che quelle immagini e quelle parole sono arrivate a tutti i leader europei e hanno costretto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, dopo una domanda diretta sull’inchiesta di Fanpage, a ribadire che per la Commissione e per la sua presidente Ursula von der Leyen la ‘simbologia del fascismo’ è da condannare. Anche questo ha contribuito a isolare l’Italia in Europa. Su quanto documentato dalla coraggiosa inchiesta di Fanpage, sulla cultura fascista che permea la giovanile di Fratelli d’Italia, va applicata la Legge Mancino e Gioventù Nazionale va sciolta immediatamente".
Anche Nicola Fratoianni ha commentato la seconda parte dell'inchiesta: "Solo qualche giorno il presidente nazionale del movimento giovanile di FdI affermava pubblicamente e in modo perentorio che la loro è una realtà sana che non c’entra nulla con nazismo, antisemitismo e razzismo, e aggiungeva che la loro è una realtà che non ha nulla ha che fare con quella dipinta in un servizio tv di pochi minuti, confezionato con solo scopo di infangare utilizzando atteggiamenti isolati di minorenni e ventenni.Alla luce della nuova parte di inchiesta di Fanpage, è evidente che siamo di fronte ad affermazioni non veritiere e surreali. È evidente invece che la paccottiglia fascista, l’ammirazione per il nazismo, la sottocultura razzista e antisemita è ben radicata fra i suoi militanti e dirigenti dell’organizzazione giovanile, che hanno addirittura ruoli di collaborazione istituzionali con rappresentanti nelle Istituzioni. Una situazione inaccettabile", ha detto l'esponente dell'Alleanza Verdi Sinistra.
"Ora Fratelli d’Italia non ha più – ha aggiunto Fratoianni – alcuna giustificazione: faccia pulizia al suo interno, allontani per sempre i nipotini di Mussolini e del nazismo dalle sue fila e quei dirigenti che li tollerano, recida ogni rapporto con quel mondo. Sarebbe salutare per FdI e per la democrazia del nostro Paese".
"Saluti romani. Insulti antisemiti. Tutto il peggiore repertorio neofascista. Dove? Nel movimento giovanile del partito della presidente del Consiglio", ha commentato la vicepresidente della Camera Anna Ascani. "Attendiamo parole chiare di condanna, non pavidi balbettii. Possibile che Giorgia Meloni non abbia nulla da dire? Inquietante".
"La Comunità Ebraica di Roma condanna le immagini vergognose di razzismo e antisemitismo emerse dall'inchiesta di Fanpage ed esprime solidarietà alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili. Chiediamo che vengano presi provvedimenti adeguati, anche da FDI come ha annunciato. È imperativo che la società e le istituzioni reagiscano con forza contro ogni forma di odio e discriminazione", ha detto il presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun.
L'interrogazione di Avs sul raduno fascista sui Colli Eurganei
Lo scorso 20 giugno alcuni giovani di Azione Studentesca e Azione Universitaria si sono dati appuntamento sui Colli Euganei per celebrare con "Croci celtiche, falò, "boia chi molla" e canti fascisti il solstizio d'estate, il "sol invictus", con slogan dichiaratamente fascisti tra cori che inneggiano al Duce e saluti romani. La denuncia è arrivata dalla Rete Studenti Medi.
"Le immagini che arrivano da Teolo, in provincia di Padova, sono gravi e inquietanti e rappresentano a tutti gli effetti ritualità fasciste in piena regola. Fino ad ora il Governo non ha mai preso posizione e non ha riconosciuto che esiste il problema di apologia del fascismo esistente tra alcune associazioni giovanili e studentesche di Fratelli d'Italia, come ha dimostrato anche un recente reportage di Fanpage. Chiediamo che il ministro Piantedosi esca dall'immobilismo dia attuazione alla Costituzione scioglimento le organizzazioni di stampo neofascista", hanno scritto la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella e il capogruppo in commissione Giustizia Devis Dori in una interrogazione presentata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.