Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano, Pd: “Fallimento del governo”. M5s: “Enorme figuraccia”
Dopo giorni di caos politico, le dimissioni del ministro Sangiuliano sono arrivate. Con una lettera inviata a Meloni, l'ormai ex titolare della Cultura ha comunicato la sua decisione di dimettersi e la sua volontà di procedere in tutte le sedi legali contro Maria Rosaria Boccia.
Nelle scorse ore l'imprenditrice 41enne aveva accusato Sangiuliano di essere sotto ricatto, smentendo ripetutamente la versione del ministro secondo cui tutti i viaggi in compagnia della donna fossero stati pagati con la sua carta personale e non con soldi pubblici. Non solo, Boccia aveva raccontato di essere venuta in possesso di atti riservati relativi all'organizzazione del G7 Cultura e di esser sempre stata presentata come "consigliera organizzazione grandi eventi", da parte del ministro, che invece nega di aver mai ufficializzato la nomina.
Le dimissioni di Sangiuliano hanno suscitato le reazioni della politica. Sono fioccati i messaggi di vicinanza da parte dei colleghi di governo, accompagnati dagli auguri di benvenuto nei confronti di Alessandro Giuli, presidente del Maxxi nominato ministro al posto di Sangiuliano. "Con profonda stima e vicinanza desidero esprimere la mia gratitudine a Gennaro Sangiuliano per lo straordinario impegno e la dedizione dimostrata durante il suo mandato. Il governo oggi perde un ottimo ministro", ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. "Sono certo che riuscirà a dimostrare la sua trasparenza e correttezza, qualità che hanno sempre contraddistinto il suo operato. Rivolgo inoltre i migliori auguri di buon lavoro ad Alessandro Giuli, il cui valore ed esperienza saranno fondamentali per proseguire il percorso avviato al Ministero della Cultura", ha aggiunto.
Solidarietà anche dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. "Grazie per quanto fatto in un settore da sempre in mano alla sinistra. Dare spazio a una visione diversa è un grande merito che nessuno potrà disconoscere, dando nuova energia a un settore, quello culturale, che è linfa vitale per il turismo italiano. A lui il mio abbraccio, certa che saprà dimostrare la sua trasparenza e correttezza. Al tempo stesso, auguro buon lavoro al neoministro Alessandro Giuli, cui spetta l'importante compito di proseguire l'eccellente operato di Sangiuliano", ha commentato.
Per Antonio Tajani, Sangiuliano "è stato un ottimo ministro, ha fatto una scelta che gli permette di essere libero e di difendersi e dimostrare che è una persona perbene, ha tutta la nostra amicizia e solidarietà", ha detto. "Il nuovo ministro, con il quale io ho collaborato a lungo in questo periodo, perché era alla guida del Maxxi e abbiamo collaborato per la ricostruzione della cattedrale di Odessa, è un uomo di cultura e di qualità. Farà sicuramente bene", ha assicurato il ministro degli Esteri.
"Voglio ringraziare Gennaro Sangiuliano per l’impegno di questi anni nel valorizzare e rilanciare la cultura italiana. Al nuovo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, i migliori auguri di buon lavoro", ha commentato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Dichiarazioni simili sono arrivate anche dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. Sangiuliano "è una persona colta e perbene, che come ministro ha svolto in questi due anni un ottimo lavoro. Ha toccato però, forse per la prima volta, i fili di un sistema di potere cristallizzato, e temo che molto dell'accanimento al quale abbiamo assistito sia dovuto a questo. Con questa decisione certamente sofferta avrà modo di difendersi più liberamente dall'ingiusto assedio mediatico di cui è stato vittima", ha detto. "Ad Alessandro Giuli, di cui conosco le qualità per aver avuto con lui occasioni di felice collaborazione sinceri auguri di buon lavoro. Del ruolo al quale è stato chiamato conosce bene l'importanza, soprattutto in un Paese come l'Italia e in un governo come quello guidato da Giorgia Meloni che anche sul fronte culturale sta imprimendo uno storico cambiamento", ha proseguito.
"Un abbraccio forte all'amico Genny. Hai fatto un lavoro importante come Ministro della Cultura, un lavoro che rimarrà", ha scritto su X il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Anche Ignazio La Russa ha affidato il suo messaggio ai social. "Gennaro Sangiuliano ha pienamente ragione nel dirsi fiero dei risultati raggiunti, sotto la sua guida, nell’ambito delle politiche culturali. Forse è in buona parte proprio in questa sua linea di condotta la ragione dell’accanimento nei suoi confronti. Le sue dimissioni non dovute gli fanno onore. La mia solidarietà umana è totale", ha scritto su Facebook il presidente del Senato.
"Sangiuliano dimostrerà di aver agito con correttezza, a lui il ringraziamento per il lavoro svolto", ha dichiarato la ministra per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati. Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi si è detto profondamente dispiaciuto per le dimissioni di Sangiuliano, ma contento per Giuli. "È una persona altrettanto competente e sono dispiaciuto per l'amico Gennaro Sangiuliano della cui amicizia mi onoro perché è una persona perbene e ministro competente", ha dichiarato. "Mi auguro anzi sono certo, che questa decisione sofferta servirà a lui per difendersi meglio da queste volgarissime volgari aggressioni che ha subito".
Le reazioni dell'opposizione alle dimissioni di Sangiuliano
WLe dimissioni del ministro Sangiuliano, sepbbene siano tardive, sono l'atto piu' opportuno da quando è ministro", ha commentato la segretaria del Pd, Elly Schlein, arrivando alla Festa dell'Unità di Treviso. "È lo specchio della classe dirigente del governo Meloni".
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha raccontato, invece, di aver chiamato Sangiuliano. "Gli ho espresso solidarietà sul piano personale e umano per un gesto a questo punto dovuto dal punto di vista politico. Rilevo anche questo, che è il primo ministro che si dimette rispetto a Santanché, rispetto a Lollobrigida e Delmastro e addirittura si dimette quando Giorgia Melloni aveva chiesto di rimanere", ha detto.
"Sangiuiliano ha fatto in ritardo ciò che doveva. Adesso speriamo di liberarci anche delle rivelazioni mediatiche ad orologeria della signora di Pompei. Se ha notizie relative a possibili reati vada a denunciarle alla magistratura. E che su tutta questa triste vicenda scenda presto un velo pietoso. Per carità di Patria", ha commentato il leader di Azione Carlo Calenda.
"Un sottosegretario costretto a dimettersi per una vicenda torbida legata ad attivita' incompatibili con il suo ruolo, un ministro al centro di uno scandalo per l'uso disinvolto e privatistico delle istituzioni. Ci auguriamo che il successore indicato da Meloni sia all'altezza di guidare uno dei ministeri più importanti del paese", ha detto la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi. "Con Sangiuliano abbiamo assistito solo a fallimentari tentativi di imporre un pensiero unico e all'occupazione politica dei luoghi della cultura. Con le dimissioni di Sangiuliano finisce un periodo triste per la cultura italiana che è stata relegata a grancassa del governo come dimostrano ancora oggi le parole di Sangiuliano nella sua lettera di dimissioni che e' zeppa di rancore e falsità".
Anche per il leader di Avs, Angelo Bonelli "le dimissioni del Ministro Sangiuliano rappresentano un passaggio obbligatorio ma non mettono la parola fine a una vicenda che necessita di un chiarimento profondo e trasparente. Non bastano le dimissioni in merito a questioni di estrema gravità, che coinvolgono l'utilizzo di risorse pubbliche e la gestione di informazioni riservate", ha dichiarato. "È necessario andare a fondo per verificare tutti i comportamenti tenuti all'interno del Ministero della Cultura, e accertare se siano stati commessi abusi o violazioni di legge. Sarà compito della magistratura valutare la rilevanza penale dei fatti e stabilire le eventuali responsabilità. Il caso Boccia ha evidenziato questioni inquietanti, come l'indebito utilizzo di mezzi e servizi statali, oltre alla possibile rivelazione di segreti d'ufficio", ha detto ancora il portavoce di Europa Verde.
Era stato proprio Bonelli gli scorsi giorni ad annunciare di aver depositato un esposto in Procura sul caso Boccia-Sangiuliano. "Questi elementi richiedono un'indagine seria e approfondita che non può essere archiviata con le dimissioni. In questa vicenda si evidenzia la gestione opaca della premier Meloni che, come in altre circostanze, non è intervenuta tempestivamente, difendendo l'indifendibile come ha fatto con altri esponenti del suo governo da Santanchè a Delmastro",ha concluso.
"Il Ministro Sangiuliano si è ri-dimesso, va via. Ma resta tutto l'imbarazzo di Giorgia Meloni che, 48 ore dopo aver respinto le sue dimissioni, ci ripensa e gliele richiede. Speriamo non ci ri-ripensi", ha scritto u X il segretario di +Europa, Riccardo Magi. "In questa fiction, l'unica cosa vera è che la vicenda tra Sangiuliano e Boccia è solo la tragicomica punta dell'Iceberg di una classe dirigente di destra che non ha alcun rispetto delle istituzioni italiane e le tratta come fossero di loro proprietà. E con questa classe dirigente e con un partito gonfio di giovani nostalgici del Duce, Giorgia Meloni sta esponendo quotidianamente l'Italia al ridicolo, portandola verso l'isolamento, l'irrilevanza e l'umiliazione", ha aggiunto Magi.
Anche per il vicepresidente del gruppo M5s alla Camera Agostino Santillo, "si è chiusa la parabola di Sangiuliano al governo con le sue (anche tardive) dimissioni. Nel frattempo il Paese ne viene danneggiato con una figuraccia planetaria del governo. Speriamo sia davvero la fine di questa penosa telenovela", ha scritto su X.