Le opposizioni contro il premierato, Schlein: “Riforma pericolosa, indebolisce il Parlamento”
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Nel giorno dell'approvazione del disegno di legge sul premierato, annunciato dalla presidente Meloni in conferenza stampa, le opposizioni si sollevano contro il governo. Da Elly Schlein a Nicola Fratoianni, passando per Carlo Calenda. Tutti, tranne Matteo Renzi – che sulla riforma potrebbe votare a favore – e Giuseppe Conte, che ancora non ha parlato ma lo farà nelle prossime ore ed è – lui e il Movimento 5 Stelle – notoriamente contrario all'elezione diretta del presidente del Consiglio. "È una riforma pasticciata e pericolosa perché indebolisce nuovamente il Parlamento, è una riforma che limita le prerogative del Presidente della Repubblica e che smantella la forma parlamentare – ha detto la leader del Partito Democratico al Tg2 – Non è un caso che la presentino proprio ora per coprire il fatto che nella manovra mancano le risposte che servono al Paese sul terreno economico e sociale".
"Il governo ha approvato una riforma in Cdm che potremmo chiamare l'Italierato – ha commentato il leader di Azione Calenda sui social – Non è un cancellierato (che avremmo approvato), non è un Premierato, non è Presidenzialismo o semi-presidenzialismo". Poi ha affondato: "È una nostra invenzione mai fino ad ora sperimentata nel mondo. Il Parlamento non funziona, il federalismo non funziona, la pubblica amministrazione non funziona. Meloni ha trovato la soluzione: occuparsi d'altro. Il che rappresenta bene la storia di questo governo".
Secondo Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, "il premierato proposto dalla destra di Meloni è una specie di mostro giuridico istituzionale di fronte a un Parlamento già ampiamente umiliato dal ricorso continuo alla decretazione d'urgenza e al voto di fiducia, un Parlamento svuotato di ogni funzione". E ha attaccato: "La destra vuole dare ancora più poteri all'esecutivo, tutto il potere a Palazzo Chigi. Ma non passeranno. La Costituzione va attuata non demolita".