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Le nuove-vecchie scelte di Fidanza e Sardone al Parlamento europeo: tra “boia chi molla” ed estrema destra

Carlo Fidanza e Silvia Sardone, eurodeputati rieletti al Parlamento europeo, hanno scelto come propri assistenti due fedelissimi, Francesco Rocca e Stefano Pavesi. Nell’inchiesta Lobby Nera i due si lasciavano andare a confessioni (“Già siamo fascisti”) e a motti nostalgici (“Boia chi molla”).
A cura di Backstair
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Non hanno mai mancato di rivendicare il proprio pensiero radicale e forse anche per questo sono stati scelti ancora una volta per affiancare due importanti eurodeputati al Parlamento europeo. Così Stefano Pavesi, storico attivista del movimento di estrema destra Lealtà Azione e consigliere della Lega al Municipio 8 di Milano, e Francesco Rocca, consigliere comunale per Fratelli d'Italia sempre nel capoluogo lombardo, collaboreranno con gli eurodeputati della Lega Silvia Sardone e di Fdi Carlo Fidanza anche nel loro prossimo mandato europeo.

Stefano Pavesi a Milano è da anni il punto di connessione tra la Lega di Matteo Salvini e gli estremisti di Lealtà Azione. Già presidente dell’associazione Una voce nel silenzio e ancora attivo nella galassia comunitaria leazionista, Pavesi è stato scelto per la seconda volta da Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, come suo assistente al Parlamento europeo. Era stata proprio l’inchiesta Lobby nera a svelare il rapporto nato tra l’esponente della Lega e il militante di estrema destra: “Lavoro per la Sardone al Parlamento europeo, sono assunto da lei”, aveva rivelato Pavesi nel settembre 2021 al giornalista sotto copertura di Backstair, l’unità investigativa di Fanpage.it.

Nella stessa occasione il consigliere della Lega, spiegando la necessità da parte di Lealtà Azione di dover spacchettare la propria propaganda in tante attività diverse confessava: “Già siamo fascisti, in più c’è il fatto che a Milano il centrosinistra è molto forte, dobbiamo sempre giocare un po’”. “La Lega ha fatto prendere riferimento Pavesi – aveva raccontato il Barone nero Roberto Jonghi Lavarini a proposito del sodalizio con Sardone – Se lo avessero candidato al comune si sarebbero trovati il nazista di Lealtà Azione eletto come primo nella Lega al comune di Milano”, aveva continuato spiegando perché Pavesi non sarebbe stato candidato in una posizione di maggior prestigio.

Gli episodi dell’inchiesta

Anche l’europarlamentare Carlo Fidanza, confermato lo scorso giugno capodelegazione di Fratelli d’Italia da Giorgia Meloni, punta ancora su un uomo di fiducia per accompagnarlo nella sua prossima legislatura europea. Francesco Rocca segue Carlo Fidanza già da quando era tra le fila di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, di cui è stato presidente milanese dal 2018 al 2022. Eletto prima consigliere di municipio e poi consigliere comunale a Milano, Rocca è cresciuto all’ombra del potente eurodeputato.

In occasione dell’ultimo evento prima della chiusura della campagna elettorale per le amministrative del 2021, come raccontato sempre nell’inchiesta Lobby nera, aveva concluso con un richiamo a un motto fascista il suo breve comizio: “Vi ringrazio e boia chi molla. Quello era lo stesso evento in cui proprio Carlo Fidanza, che stava sponsorizzando la campagna elettorale di Rocca con Chiara Valcepina, citava sarcasticamente il nome del giornalista sotto scorta per le minacce dei neofascisti Paolo Berizzi, e mimava un saluto romano urlando in falsetto: “Camerata, camerata!”.

a cura di Luigi Scarano

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