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Le multinazionali straniere dovranno pagare le tasse in Italia: ok a odg alla delega fiscale

È stato approvato un ordine del giorno alla delega fiscale che impegna il governo a garantire la tassazione dei ricavi delle multinazionali straniere, rafforzando anche il potere di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le multinazionali straniere potrebbero pagare le tasse in Italia. Lo  prevede un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle alla delega fiscale, che è stato approvato dall'Aula della Camera. Nel testo si specifica anche che si valuta l'opportunità di rafforzare il potere di accertamento dell'Agenzia delle Entrate.

Il governo dunque si impegna "a garantire la piena ed effettiva tassazione dei ricavi conseguiti sul territorio nazionale per tutte le imprese appartenenti a gruppi multinazionali e nazionali non aventi una stabile organizzazione sul territorio nazionale, anche valutando il rafforzamento del potere di accertamento dell'Agenzia delle Entrate". Il testo è stato approvato sostanzialmente all'unanimità (267 sì, 2 astenuti), dopo che l'esecutivo aveva dato parere favorevole.

L'Aula della Camera intanto ha ultimato l'esame degli ordini del giorno alla delega fiscale, mentre gli emendamenti sono stati tutti respinti. Sono ora in corso le dichiarazioni di voto finali sul provvedimento. Lo scorso 2 agosto il provvedimento aveva già ottenuto il semaforo verde dall'Aula del Senato. Il ddl di delega al governo per la riforma fiscale era già stato approvato dalla Camera circa tre settimane fa, e ora è tornato a Montecitorio in terza lettura per l'approvazione definitiva. L'obiettivo del centrodestra era arrivare all'approvazione definitiva del provvedimento di riforma del fisco  prima che il Parlamento chiuda per la pausa estiva dei lavori.

Ok anche a odg per abolire l'Iva sulla ricerca scientifica

"Siamo molto soddisfatti che il governo abbia dato, nell'ambito dell'esame della delega fiscale, parere favorevole a due ordini del giorno di +Europa: uno per abolire l'Iva sulla ricerca scientifica e un altro per l'equità generazionale", hanno dichiarato il segretario di +Europa, Riccardo Magi e il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.

"Il primo ordine del giorno – spiegano – punta a introdurre una forma di restituzione o di riduzione dell'Iva pagata sull'acquisto di reagenti e apparecchiature destinati alla ricerca medico-scientifica se acquistati dalle Università, dagli Enti pubblici di Ricerca, dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e dagli Enti di Ricerca privati senza finalità di lucro, in conformità alla normativa europea. Il secondo ordine del giorno, invece, chiede di tenere sempre in considerazione l'interesse delle generazioni future all'equa distribuzione dei carichi impositivi e gli effetti che gli stessi possono determinare. Si tratta di due misure che guardano a una generazione avanti e non all'interesse elettorale dell'immediato. Due semplici proposte che da un lato puntano a favorire la ricerca in Italia e, dall'altro, a non schiacciare le future generazioni con ulteriore debito", concludono Magi e Della Vedova.

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