Le misure contro il coronavirus dal 14 luglio: cosa cambia con il nuovo Dpcm del governo
Il prossimo 14 luglio il governo si prepara ad approvare un nuovo Dpcm, per rinnovare le norme anti-contagio e contenere l'epidemia di coronavirus nel nostro Paese. Alcuni provvedimenti già in vigore saranno riconfermati, mentre l'esecutivo pensa anche ad alcune misure specifiche per evitare situazioni di assembramento a cui è capitato di assistere dalla fine del lockdown. Martedì il ministro della Salute, Roberto Speranza, sarà in Parlamento per illustrare gli aggiustamenti del governo: intanto si continua a parlare di una proroga dello stato di emergenza fino a fine anno.
Resterà in vigore l'obbligo di indossare la mascherina negli spazi chiusi di accesso pubblico. Continueremo quindi a portare con noi il dispositivo di protezione individuale, per coprire naso e bocca in quei momenti in cui è impossibile garantire il distanziamento sociale. I guanti invece non saranno necessari: a quanto affermano le Regioni, infatti, questi "possono rappresentare un rischio aggiuntivo con un impiego errato". Saranno comunque sempre presenti gli erogatori di disinfettanti per le mani nei luoghi pubblici, che dovranno continuare ad essere sanificanti frequentemente. Negli uffici saranno installati anche dei termoscanner per la misurazione della temperatura.
Il governo pensa a misure specifiche per evitare gli assembramenti. Il divieto rimane in vigore, visti anche i nuovi focolai che continuano a emergere nel Paese. Proseguiranno i controlli nei luoghi della movida, e potrebbero quindi scattare anche le sanzioni. Per quanto riguarda la riapertura delle discoteche (prevista inizialmente per martedì prossimo), il governo starebbe pensando di lasciare il via libera solo agli spazi all'aperto. "Se le Regioni decideranno di farlo autonomamente, possono eliminare le restrizioni ma dovranno assumersene le responsabilità", ha detto Speranza.
Controlli intensificati anche sulle spiagge, dove con l'apertura della stagione estiva sono spesso stati segnalati degli stabilimenti che non rispettano le regole per il distanziamento tra ombrelloni e lettini. Il ministero dell'Interno potrebbe decidere di emanare una nuova circolare specifica in materia. Tra i ministeri e il Comitato tecnico-scientifico prosegue inoltre la discussione se aumentare e rendere più severi anche i controlli nelle fiere, sagre e altri eventi pubblici. Anche in questo caso il ministro Speranza sarebbe dell'opinione di bloccare gli assembramenti a livello nazionale e concedere poi alle Regioni, se la loro situazione epidemiologica lo permette, di concedere aperture. Ma sul tema si aspetta ancora il parere degli esperti.