Le foto “segrete” del tunnel sottomarino di Berlusconi
Sembra uno scatto rubato dal set dell'ultimo film di Batman o di James Bond. Ma invece siamo nei sotterranei marini di Villa Certosa, residenza estiva di Silvio Berlusconi e teatro nei giorni scorsi della caduta con lussazione dello stesso Cavaliere. Una sorta di piscina costruita nelle acque della sua magione, con tanto di mosaici sul fondale con la figura di Poseidone, giochi di luce e passerelle fashion, ma il cui scopo sarebbe tutt'altro che ludico. E' il fotografo Antonello Zappadu (già noto nel 2007 e nel 2009 di due celebri scoop sul Cavaliere e le sue ospiti in Costa Smeralda) a pubblicare sul suo blog (www.zappadu.com) le foto di quello che ha tutta l'aria di un tunnel scavato nella roccia, un'uscita di emergenza che lo salverebbe da eventuali attentati e che sarebbe stata chiesta dai «servizi segreti – disse nel 2004 Silvio Berlusconi- dopo le trentotto minacce di morte che ho ricevuto». All'epoca il Cavaliere aveva spiegato che, per la realizzazione del tunnel, si era affidato ai consigli di Pietro Lunardi, ex ministro delle Infrastrutture: «Gli ho chiesto di non rovinare nulla…Invece sui giornali sardi si parla di ascensori, incrociatori, sommergibili. Tutta roba da pagliacci infiniti».
Ecco cosa scrive Zappadu sul suo blog:
Sono passati 14 mesi da quando, accompagnato dal mio avvocato, ebbi l’ardire di presentare un esposto denuncia, supportato da esauriente e copiosa documentazione fotografica, alla procura di Tempio Pausania dove “ipotizzavo” abusi edilizi a Villa Certosa per circa 3000 metri cubi. Alcune di queste immagini non sono state scattate da me, come ho scritto nell’esposto denuncia, visto che si tratta di foto “interne” alla Villa ed ai suoi habitué e che, come ho dichiarato a suo tempo, mi sono state recapitate in forma anonima. Le foto riprendono tra gli altri: il sempre ipotizzato e mai certificato Tempio massonico di Salomone che Berlusconi avrebbe fatto costruire a Villa Certosa. Di quell’esposto non ne so assolutamente nulla, non so neppure se qualcuno lo abbia mai letto o archiviato.
Ma siamo sicuri che quel tunnel sia stato costruito in ottemperanza delle norme sull'ambiente? E' lo stesso reporter sardo a chiederselo, anche in un'intervista rilasciata per Repubblica: «Sarebbe interessante sapere qualcosa sulle concessioni necessarie per scavare sotto gli scogli. Siamo sicuri che quei mosaici non abbiano alterato i fondali marini?».