Le discoteche non ci stanno e presentano ricorso: “Locali vanno riaperti subito, colpiti solo noi”
Le discoteche non accettano la chiusura e fanno ricorso contro la decisione del governo. “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio”, afferma il sindacato Silb, l’associazione delle imprese dell’intrattenimento da ballo e spettacolo. Si apre, così, lo scontro con il governo con tanto di ricorso al Tar del Lazio contro l’ordinanza del ministero della Salute che chiude le discoteche. Maurizio Pasca, presidente Silb, dice a Repubblica senza mezzi termini: “Hanno colpito noi quando la movida è ovunque”. E il riferimento è a quello che “succede negli stabilimenti balneari e sulle spiagge: è evidente che il problema non sono i locali da ballo”.
Il ricorso del sindacato contro la chiusura delle discoteche
Pasca parla anche all’Adnkronos e spiega come è stata presa questa decisione: “Abbiamo fatto un consiglio direttivo e abbiamo deliberato di fare un ricorso al Tar Lazio contro il decreto del ministro Speranza. Lo presenteremo domani mattina per chiedere la riapertura immediata dei nostri locali”. Poi spiega le motivazioni che hanno portato al ricorso: “Ci sono motivi infondati per la chiusura. Il distanziamento sociale non è mantenuto ovunque, basti pensare ai treni, agli stabilimenti balneari: perché penalizzare solo il settore dell'intrattenimento? Se c'è qualcuno che non rispetta le regole va sanzionato o chiuso, ci mancherebbe, ma non può essere penalizzato tutto un settore perché un singolo non rispetta le regole. Sono molti i gestori dei locali ad aver sanificato, ad aver misurato la temperatura all'ingresso e preso le generalità. Le azioni vanno adottate nei confronti dei singoli, non è giusto generalizzare”.
La circolare del Viminale dopo l’ordinanza
In seguito all’ordinanza del ministero della Salute, firmata dal ministro Roberto Speranza, il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, avrebbe inviato una circolare ai prefetti per invitarli a convocare i Comitati provinciali dell’ordine e della sicurezza. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’obiettivo sarebbe quello di organizzare i servizi di vigilanza sul territorio per fare in modo che vengano rispettare le nuove prescrizioni riguardanti la chiusura delle discoteche in tutto il territorio nazionale e l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, dalle 18 alle 6 del mattino, in tutte le strade e le piazze in cui ci sia un rischio di assembramenti.