Lazio, nel Pdl risale Storace. Politiche, stop indagati. Berlusconi su Cosentino: “Mi duole molto”
Nodo elezioni nel Lazio, il margine si restringe sempre di più. E Silvio Berlusconi in vista della scadenza inappellabile di domenica cerca di delineare le alleanze per l’importante appuntamento elettorale che precede le politiche, quello che deciderà il successore di Renata Polverini, che si è dimessa nel mezzo dello scandalo dei soldi ai gruppi in consiglio regionale. Ma si è ancora all’anno zero: manca il nome del candidato. Nelle ultime ore sembra riprendere quota Francesco Storace de La Destra, che ha incontrato diverse resistenze nel Pdl. Ma non è fuori gioco nemmeno Beatrice Lorenzin, sulla quale pure ci sono diverse perplessità, questa volta nel Pdl in Regione. E c’è poi il fattore tattico: difficilmente il centrodestra guadagnerà di nuovo la maggioranza, e si vorrebbe evitare di “sacrificare” Lorenzin per una partita molto difficile.
Se ne tornerà a parlare nelle prossime ore: a favore del Pdl va però il fatto che ora non c’è più il veto alla doppia candidatura. Sia Maria Stella Gelmini che la Lorenzin potranno correre per la Lombardia e per il Lazio.
Sulle alleanze, il presidente del Pdl punta ad un apparentamento ampissimo, per le amministrative ma soprattutto per le politiche . C'è già l'accordo con Lega, Fratelli d'Italia, Grande Sud, Italia Popolare di Sgarbi e Mir di Samori'. E poi La Destra, varie sigle di centro, anche se i dubbi serpeggiano soprattutto per la paura di non superare lo sbarramento in coalizione. Sulle liste è ancora tutto da decidere. Ma saranno esclusi gli indagati: una restrizione che riguarda anche Nicola Cosentino e che al cavaliere “duole molto – afferma – perché ho letto tutti gli incartamenti” e su di lui, ne è sicuro, non c’è nulla. Berlusconi, per quanto lo riguarda, scioglie la riserva e a “Porta a porta” annuncia che opterà per il Senato.