Lavoro stagionale senza perdere il reddito di cittadinanza, pronto il piano del governo
Coprire i 300mila posti di lavoro stagionali mancanti, soprattutto nel settore del Turismo, senza far perdere il Reddito di cittadinanza. Il ministro del Turismo Garavaglia, assieme al titolare del dicastero dell'Economia Franco e del Lavoro Orlando stanno preparando un piano straordinario per l'estate. L'idea è rendere più compatibili occupazione estiva e sussidio per i prossimi tre mesi, garantendo a chi si impegna a lavorare di avere contemporaneamente un contributo statale significativo, più alto dell'attuale.
Ad oggi, infatti, quando un percettore del Reddito trova lavoro, il sussidio viene garantito solo come possibile integrazione per arrivare a un reddito totale di massimo 780 euro al mese a persona. Se lo stipendio aumenta di 100 euro, entro quella soglia, l'ammontare dell'assegno diminuisce di 80, con un margine di guadagno basso, che non spinge le persone ad accettare lavori da qualche centinaio di euro al mese.
Lo scorso novembre il Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza voluto da Orlando e guidato dalla sociologa Chiara Saraceno negava la correlazione tra posti di lavoro mancanti e il sussidio (anche perché, secondo l'Inps, da cinque anni a questa parte i lavoratori stagionali continuano ad aumentare). Tuttavia la stessa Saraceno proponeva, per chi inizia a lavorare (con i limiti di 8.174 euro di reddito da lavoro dipendente e 4.800 euro da lavoro autonomo), di tagliare l'assegno del Reddito non dell'80%, ma del 60%, in modo da premiare chi ha un'occupazione con un guadagno più ampio.
Il piano dei tre ministri parte da questa base e dovrebbe essere meno ingente per le casse dello Stato rispetto a quanto proposto dal presidente della Campania De Luca. Secondo l'esponente dem bisognerebbe lasciare intatto il reddito a chi prende sui 500 euro al mese per un lavoro stagionale. Il governatore si è anche detto disposto a garantire il trasporto gratis dai luoghi di residenza a lavoro. "Ma per farlo – ha spiegato- serve una modifica legislativa nazionale in questa direzione, se dopo 2 proposte di lavoro stagionale c'è un rifiuto si perde il reddito. Credo sia il momento di essere rigorosi".