Lavoro, il governo pensa alla proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno
Il blocco dei licenziamenti potrebbe essere prorogato. L'idea del governo è quella di inserire la misura all'interno del prossimo decreto Sostegno, che cambierà nome rispetto ai Ristori del Conte due, ma che resterà nella traccia lasciata dal governo precedente. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sembrerebbe intenzionato ad ascoltare le richieste dei sindacati, almeno per ora. La fine dello stop alla possibilità di licenziare per le aziende dovrebbe essere posticipata al prossimo 30 giugno. Il decreto Sostegno potrebbe essere pronto già la prossima settimana, e comprenderà anche nuovi ristori e la proroga per l'invio di nuove cartelle e per le scadenze di pagamento delle vecchie.
Insieme al blocco dei licenziamenti dovrebbe essere prorogata al 30 giugno, indipendentemente dalla tipologia di azienda, la cassa integrazione per l'emergenza Covid-19. Lo strumento, senza costi per le imprese che si trovano in difficoltà, potrebbe essere prolungato fino a fine anno per le piccole e medie imprese, mentre per i settori dell'industria e dell'edilizia probabilmente si tornerà alla cig ordinaria all'inizio dell'estate. Restano, però, le deroghe al divieto di licenziare: cessazione e fallimento, ma anche un accordo con il sindacato per avere un'uscita con incentivo.
Il pacchetto lavoro del prossimo decreto Sostegno, su cui sta lavorando in primis Orlando, peserà circa 10 miliardi. Uno di questi verrà investito per rafforzare il reddito di cittadinanza, un altro per sostenere gli indennizzi dei lavoratori stagionali. Tra le altre novità ci potrebbe essere anche una deroga al decreto Dignità, che poneva dei limiti ai contratti a tempo determinato e al loro rinnovo. L'intenzione è quella di permettere di prorogarli fino all'estate, per poi tornare alle assunzioni con contratti di lavoro stagionali.