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Lavoro, attese 300mila visite di controllo per i dipendenti pubblici da parte dell’Inps

La riforma dell’Inps aumenta la fascia di reperibilità per i lavoratori del settore privato, uniformandoli a quelli del pubblico. Previsto un aumento delle visite fiscali: l’Istituto di previdenza gestirà dal primo settembre il Polo unico, e controllerà gli statali, non solo i privati.
A cura di Annalisa Cangemi
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Partono dal primo settembre i controlli sugli statali da parte dell'Inps: l'istituto di previdenza non si occuperà soltanto dei controlli sui lavoratori del privato, ma inizierà a gestire anche le visite fiscali per il settore pubblico, che fino ad ora sono state di appannaggio delle Asl. La novità principale è che queste visite potranno essere fatte d'ufficio dall'Inps, e non solo su indicazione dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. I controlli sulle assenze degli statali saranno più mirati, e verranno potenziati attraverso l'introduzione di computer e banche dati, per avere liste sempre aggiornate sui controlli da effettuare. Le regole uguali da applicare serviranno ad uniformare tutti i dipendenti italiani: "Abbiamo forti asimmetrie all'interno del territorio nazionale addebitabili alla assenza di una amministrazione unica. Passando dalla situazione attuale a una situazione con unica amministrazione Inps che accentra informazioni – ha spiegato Boeri – ci aspettiamo di migliorare l'efficienza dei controlli e di garantire un servizio per cittadini più uniforme in tutto il territorio nazionale".

Il Polo unico non solo eviterà le differenze tra ambito privato e ambito pubblico, ma migliorerà secondo Boeri anche la salute dei dipendenti pubblici, fornendo una prevenzione per quei lavoratori che si trovano in zone in cui c'è una larga diffusione di alcune malattie acute e persistenti. E questo sarà possibile raccogliendo e archiviando informazioni sulle condizioni di salute dei lavoratori, con un grande risparmio per le casse dello stato, e nello stesso tempo si otterrà un miglioramento generale delle prestazioni lavorative.

Ma per uniformare i controlli dovrà essere ampliata anche la fascia oraria prevista per le visite dei dipendenti privati, che dovrebbe così passare da 4 a 7 ore, come quella dei lavoratori pubblici. Se fin ora la fascia oraria per i privati andava dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il medico fiscale potrà arrivare dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, come avviene per i lavoratori pubblici.

Attualmente nel privato vengono effettuate visite fiscali per il 5% dei certificati presentati. Ma ora il numero delle visite crescerà, "potenzialmente all'infinito" ha detto il presidente dell'Inps. I controlli sui privati nel 2016 sono stati 598mila. Nel settore pubblico i certificati presentati nel 2016 sono stati 6 milioni: con l'obiettivo di raggiungere almeno il 5% delle visite sul totale si arriverebbe a 300 mila controlli.

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