Lavitola, parla l’avvocato: “Chiariremo tutto. De Gregorio? Non è credibile”
Il gup Amelia Primavera ha deciso: Silvio Berlusconi e Valter Lavitola sono stati rinviati a giudizio per l'inchiesta di Napoli sulla compravendita di senatori, e andranno a processo l'11 febbraio 2014. Il centro dell'inchiesta è il presunto versamento da parte dell'ex premier di 3 milioni di euro all'ex senatore Idv Sergio De Gregorio perché passasse alla Casa delle Libertà e contribuisse a far cadere il governo Prodi nel 2006, versamento nel quale Lavitola, secondo l'accusa, ha avuto un ruolo.
L'avvocato di Lavitola, Guido Iaccarino, non si mostra sorpreso dal rinvio e spara a zero sull'ex senatore, che ha ottenuto il patteggiamento. “Davanti a certe dichiarazioni rese, avrebbe solo potuto patteggiare – afferma – Ma De Gregorio non è credibile per una serie di ragioni: per la tempistica, per la modalità, per quello che dice nelle stesse dichiarazioni. Qualsiasi avvocato ne avrebbe messo in discussione l' attendibilità: la modalità e la tempistica sono sospette. Noi diciamo che le cose sono andate in altro modo”. E come sono andate, le cose? Lavitola ha reso oggi dichiarazioni spontanee per oltre un'ora: “Non ha negato di aver dato soldi a De Gregorio – spiega ancora l'avvocato – ma lo ha fatto per altre ragioni legate a una partita di giro per la chiusura dei conti de L'Avanti”, conti che si sarebbero chiusi però prima della compravendita dei senatori, nel 2005.
In ogni caso, la linea della difesa sembra orientata a dimostrare che i soldi dati da Lavitola e De Gregorio siano legati alla bancarotta fraudolenta de L'Avanti e che dunque non riguardino la compravendita. “Lui e De Gregorio – spiega l'avvocato di Lavitola – dicono una cosa vera per entrambi, ma con ragioni diverse. Lavitola spiega di aver dato i soldi all'ex senatore in altro modo e spiega le ragioni che riguardano la vicenda dell'Avanti. Ha dato al giudice anche delle indicazioni”. E sul processo: preoccupati? “Speravamo di non farlo, ma lo faremo e spiegheremo tutto”. De Gregorio, intanto, a SkyTg24 attacca Lavitola: “La sua difesa è estemporanea, prima nega di essersi fatto tramite tra me e Berlusconi, poi dice di avermi dato dei soldi tratti da un conto che deteneva in Svizzera, fatto ancora più inquietante”. E poi, consiglia a Berlusconi di ritirarsi dalla scena politica, “liberando l'Italia e la sua persona da tante infamie. Io mi sono liberato di un peso e liberato la mia coscienza”.