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Omicidio Giulia Cecchettin

“Giulia Cecchettin avrà la laurea in Ingegneria, le hanno tolto tutto il resto”: l’annuncio di Bernini

Il ministro Antonio Tajani propone per Giulia Cecchettin la laurea honoris causa. La 22enne, ritrovata morta ieri, avrebbe dovuto laurearsi giovedì scorso, in Ingegneria biomedica.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Ho impressa l'immagine di Giulia attaccata all'albero con i suoi pupazzetti. Non è che Giulia riceverà una laurea, Giulia riceverà la sua laurea in ingegneria, perché le mancava solo la discussione della tesi. È già dottore, manca solo la formalità. Le hanno tolto tutto il resto: la vita e il diritto di amare", ha detto la ministra dell'Università Bernini, intervenendo al meeting di Forza Italia in corso a Taormina.

"Questa drammatica vicenda che ha colpito tutti noi per l'efferatezza dell'omicidio si conclude tragicamente per una ragazza che si stava per laureare. Io credo che dovremmo darle una laurea honoris causa", aveva detto il ministro degli Esteri, e vicepremier Antonio Tajani, a margine del meeting di Forza Italia, dopo l'arresto in Germania di Filippo Turetta, fermato questa mattina nei pressi di Lipsia a bordo della sua auto, dopo una fuga di sette giorni.

La 22enne, che era scomparsa da sabato scorso con l'ex fidanzato Filippo Turetta, avrebbe dovuto laurearsi giovedì 16 novembre, all'università di Padova, in Ingegneria biomedica. Ma è stata ritrovata senza vita ieri. Dall'ispezione esterna della salma, svolta dal medico legale, è emerso che sono state molte le coltellate alla testa, al collo e in altre parti del corpo inferte con grande violenza da Turetta. Sono state riscontrate anche ferite sulla mani di Giulia, segno che ha tentato in tutti i modi di difendersi.

Il vicepremier Tajani ha poi annunciato che saranno dedicate a Giulia "una serie di borse di studio agli studenti stranieri che vengono a studiare in Italia e sognano quello che sognava Giulia". Davanti alla casa della giovane, oltre ai fiori, ai biglietti e ai peluche, c'è anche un piccolo ‘tocco' della laurea, che è stato attaccato alla cancellata della villetta di Vigonovo.

Valditara: "Martedì un minuto di silenzio nelle scuole per Giulia"

"Domani invierò a tutte le scuole italiane un invito a rispettare un minuto di silenzio nella giornata di martedì in onore di Giulia e di tutte le donne abusate e vittime di violenze", ha annunciato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annunciando che mercoledì sarà presentato con una conferenza stampa il piano ‘Educare alle relazioni'. Un piano che, ha aggiunto, "è frutto di un lavoro accurato del ministero all'insegna di un confronto ampio e di un pluralismo di apporti".

Tajani: "Come uomo chiedo scusa alle donne"

"Questa vicenda deve farci riflettere sulla questione dei femminicidi. Tra pochi giorni sarà la giornata dedicata alla lotta alla violenza sulle donne e noi illumineremo la Farnesina di arancione per dare un segnale di attenzione, ancora di più dopo quello che è accaduto in Veneto", ha detto ancora Tajani.
"Noi abbiamo lavorato tanto – ha aggiunto – Ci siamo impegnati sia al governo che in Parlamento per avere delle norme che finalmente blocchino questa mattanza di donne vittime innocenti delle follia degli uomini. Come uomo chiedo scusa a tutte le donne, a cominciare da mia moglie e da mia figlia per quello che fanno gli uomini. Bisogna cominciare a fare capire anche alle famiglie che non ci sono persone di serie A e di serie B".

E ha ricordato quando inflisse da presidente del Parlamento europeo "una pena dura" a un deputato europeo che aveva detto che le donne "sono esseri inferiori".

"Bisogna dare dei messaggi perché quando un bimbo cresce non può pensare di essere superiore alla sorella, anche noi genitori dobbiamo essere un po' più attenti quando i ragazzi quando i ragazzi sul cellulare".

"Non ci sono parole per descrivere il dolore per la morte di Giulia, l'ennesima donna strappata alla vita dalla violenza maschile. Perché è inutile girarci intorno: le donne vengono uccise dagli uomini. Non ci sono ‘ma', non ci sono ‘se' e ogni giustificazione per questi atti è complicità con l'assassino", ha detto il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

"Ed è da questa consapevolezza che bisogna partire per intervenire anche a livello normativo contro la violenza di genere. Rispetto alle proposte avanzate in queste ore, +Europa è ovviamente a disposizione per lavorare in parlamento e fuori: l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole era nel nostro programma elettorale e siamo ben contenti che oggi sia una idea condivisa anche dagli altri partiti. Devono essere gli uomini ad avere la consapevolezza di tenere sempre piu' alta la guardia contro gli atteggiamenti sessisti, le molestie e ogni atteggiamento che esprima il possesso. Dobbiamo intervenire subito, stanziando fondi in manovra, e deve farlo anche il governo stralciando la norma che consente di fatto una liberalizzazione delle armi da fuoco: secondo i dati della commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, una donna su 4 è vittima di armi da fuoco e moltissimi delitti avvengono con armi legalmente detenute. Si cominci da qui: togliere questa folle norma e mettere soldi nella legge di bilancio".

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha dichiarato il lutto regionale per il giorno del funerale di Giulia: "Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz'asta e l'intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, agli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene", ha detto.

Poi, intervenuto a RaiNews24, ha aggiunto: "Un abbraccio a questa famiglia. Abbiamo vissuto una settimana di speranza che si è tradotta in orrore. Non so neanche se definire" l'arresto di Turetta "una bella notizia, ci interroghiamo su quello che è accaduto io personalmente non credo ai raptus".

"Io penso che nella giornata dei funerali sia giusto che nelle scuole si parli dei femminicidi" ma faccio "un appello anche a genitori e amici e a tutti coloro che identificano condizioni di ossessività, controllo estremo, perché l'educazione a scuola non basta", serve intervenire sulla famiglia. L'omicidio di Giulia, ha concluso il presidente del Veneto, "non può essere derubricato come l'ennesimo caso di femminicidio e lasciato così". 

"Questa volta non può bastare una panchina rossa, il pianto, il doveroso concerto di condanna della violenza. Bisogna intervenire sulla formazione dei ragazzI. E dei genitori. Di tutti noi. Il rispetto per le donne, la lotta contro il patriarcato deve diventare una colonna della società, della formazione culturale", ha scritto il deputato del partito democratico, Roberto Morassut. "Non basta più la parità di genere – ha sottolineato Morassut- nei punti alti dell'edificio sociale. Il problema è formativo e morale. Introduciamo nelle scuole materie nuove. Materie che contribuiscano a demolire il patriarcato. Occorre gettare semi che in pochi anni cambino il fiume rovinoso che sta invadendo la vita e la coscienza di milioni di ragazzi e di genitori e che non può essere fermato nemmeno dall'azione di chi è più cosciente o crede di esserlo".

"La tragedia di Giulia Cecchettin è l'ennesimo pugno allo stomaco per l'intera società. Penso che davanti a questo la politica debba unirsi: non nella retorica ma nell'azione concreta e a tutti i livelli, dal Parlamento al più piccolo dei Comuni. E penso che la società debba mobilitarsi, in ogni piazza, scuola, luogo di lavoro o di svago. Perché la questione riguarda tutti noi, nessuno escluso", ha commentato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e del Pd.
"Con ogni evidenza – ha detto – non si sta facendo abbastanza né come istituzioni né come società per estirpare la violenza maschile sulle donne. E per aiutare le donne che chiedono ascolto, aiuto, protezione, sostegno. La forza di denunciare può esserci solo lì dove si ha certezza di essere protette e accolte, non certo ignorate e colpevolizzate. E questo ha a che fare anche con tutti noi: adulti che educano figli tramandando quel retaggio di maschilismo e patriarcato che infetta i rapporti tra le persone".

"Quella che si aprirà domani sarà la settimana in cui si celebrerà la giornata internazionale contro la violenza sulle donne ed è per questo che vorrei aprire l'evento di oggi ricordando Giulia Cecchettin, purtroppo la 105esima vittima di femminicidio dall'inizio dell'anno", ha detto Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5s a Montecitorio, all'evento di lancio del network giovani del M5S in corso al Talent Garden di Roma.

"La politica e la società civile tutta in questa settimana parleranno del tema e leggeremo tanta retorica ma tanto la politica quanto la società civile devono interessarsi dell'importanza non tanto della repressione quanto dell'educazione. Perché quello che serve al nostro Paese principalmente è educare i nostri figli e le nostre figlie ad amare e a farlo nel modo giusto – ha sottolineato Baldino -. Il M5s da tempo alla Camera ha promosso una legge che vuole introdurre l'educazione all'affettività nelle scuole perché educare ad amare occorre farlo sia in famiglia che nelle scuole. Spingeremo tantissimo perché il governo ci ascolti in questa battaglia di civiltà. Perché la retorica serve a poco, perché servono fatti concreti".

"Per Giulia, una grande pena nel cuore – ha scritto su X il senatore Ivan ScalfarottoMa è una storia che si ripete con frequenza raggelante. Uomini che uccidono donne, uomini anche giovani, anche “perbene”, anche colti. Ancora oggi, nel ventunesimo secolo inoltrato, si può crescere e vivere sentendosi legittimati a pensare che le donne siano una proprietà, cose di cui si può disporre. Che non sia follia, che sia concepibile vederla così. E che si possa ancora pensarla così, che una cultura della piena parità e del rispetto che ne consegue non si sia ancora realizzata, è questione che ci riguarda, tutte e tutti".

Tajani annuncia: "Filippo sarà in Italia entro 48 ore"

"Le donne vanno amate e rispettate, protette con il cuore e non è con le manette che si tiene una donna accanto a sé. L'accusato per questo omicidio è stato arrestato in Germania grazie alla collaborazione tra le forze di polizia di Italia e Germania e nel giro di 48 ore sarà in Italia per essere processato", ha detto ancora il ministro Tajani, preannunciando l'estradizione di Filippo Turetta dalla Germania nel nostro Paese entro la giornata di domani.

"C'è bisogno di fermare questa sequenza di atti di violenza e il governo certamente farà la sua parte per difendere la vita. Siamo contro la pena di morte e nessuno può togliere la vita ma le donne vanno rispettate".

La rabbia della sorella: "Non starò mai zitta"

"Io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere". È il messaggio che Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, affida alle ‘storie' di Instagram. Negli ultimi messaggi del social oggi Elena riprende e copia altre ‘storie' dedicate alla violenza di genere, sulla cultura dello stupro che alimenta e protegge i violenti, e alla citazione dell'attivista peruviana Cristina Torres Cáceres:
"Se domani sono io, se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima".

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