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Laura Boldrini è stata operata: “L’intervento è andato bene, il recupero sarà lungo e doloroso”

La deputata del Partito Democratico aveva raccontato sui social la sua malattia una settimana fa. È stata operata con successo, scrive lei stessa su Facebook ringraziando il personale sanitario che la sta assistendo. “So che sarà lunga, perché recuperare ogni piccolo movimento che potrà restituirmi l’autonomia costa fatica e dolore”, ma “mi sostiene in questa sfida l’affetto che ho ricevuto”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ad una settimana dall'annuncio della sua malattia, Laura Boldrini è stata operata con successo. La deputata del Partito Democratico, che aveva spiegato il suo allontanamento per un po' di tempo dalla politica, anche in questo caso è tornata a comunicare sui suoi social. L'ex presidente della Camera aveva raccontato la sua paura, ma anche la forza che aveva nel voler affrontare questa battaglia. "L'intervento è andato bene grazie alla professionalità e alla competenza del personale sanitario dell’ospedale a cui va la mia più profonda gratitudine – scrive Boldrini su Facebook – Dopo un passaggio in terapia intensiva mi hanno spostata in reparto. E qui è subito iniziata la riabilitazione, che nella fase post operatoria è una prova durissima perché a volte il dolore è veramente forte".

La deputata dem racconta la sua giornata in ospedale: "Ieri, con l’aiuto della fisioterapista, mi sono seduta sul bordo del letto e dopo, appoggiata ad un supporto, ho fatto un passo in avanti e uno indietro e poi mi sono seduta di nuovo – scrive Boldrini – Una fatica mostruosa". Sembra "un passaggio da niente, una cosa semplice" e invece "mi è sembrato tanto e mi ha dato speranza". E aggiunge: "È come quando per raggiungere un posto hai davanti una salita che non sai quando finisce, la devi percorrere e basta, a passo lento e determinato. Prima ti avvii, prima arrivi. Ieri sono partita e so che sarà lunga, perché recuperare ogni piccolo movimento che potrà restituirmi l’autonomia, costa fatica e dolore".

A sostenere Boldrini c'è tutto l'affetto che ha ricevuto, spiega lei stessa. "La più importante delle risorse per combattere una malattia non è solo quella della determinazione personale, ma anche e soprattutto il non sentirsi soli, il continuare a percepirsi parte di una comunità, il mantenere i legami che hanno caratterizzato la nostra vita fino a quello spartiacque che, comunque, la malattia rappresenta". Perché, aggiunge l'ex presidente della Camera dei deputati, "c'è un prima e un dopo, inutile negarlo". Ed è "quel prima che non si deve perdere, proprio nel momento in cui si è costretti a ripensarsi e ricostruirsi". Infine, ancora una volta, ringrazia tutti per il sostegno e l'affetto.

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