L’assegno unico per i figli aumenta dal 2023: il tetto Isee e le altre novità inserite nella manovra
L'assegno unico per i figli cambia. O meglio, aumenta. Con la manovra del governo Meloni la misura universale per aiutare le famiglie – varata lo scorso anno dall'esecutivo guidato da Draghi – avrà un leggero restyling. C'è un miliardo e mezzo sul piatto per ritoccare verso l'alto gli importi del sostegno, ma non per tutti. Le discriminanti saranno tre: età e numero dei figli, oltre al reddito Isee. L'impianto della misura resterà lo stesso in buona parte – qui le tabelle – ma ci sono delle novità per le famiglie numerose e per chi ha bambini molto piccoli. Gli aumenti, però, sono condizionati al reddito, con l'assegno che resterà comunque vincolato dall'Isee in generale con le fasce stabilite già lo scorso anno.
Se la modifica contenuta nella manovra dovesse essere confermata – la legge di Bilancio, infatti, deve essere ora approvata dal Parlamento entro la fine dell'anno – ci sarà un aumento del 50% dell'importo dell'assegno unico per ogni figlio con età inferiore a un anno. Lo stesso aumento sarà erogato per i nuclei familiari in cui ci sono tre o più figli, per ogni figlio di età compresa tra uno e tre anni. Insomma, per le famiglie numerose l'aiuto ulteriore arriverà solamente quando i bambini saranno piccoli. Il tutto sarà anche condizionato al fattore reddito: per avere l'aumento non bisogna superare i 40mila euro di Isee.
Non si tratta delle uniche misure messe in campo dal governo Meloni per le famiglie, fattore tra l'altro rivendicato ripetutamente dalla presidente del Consiglio. L'Iva sui prodotti per l'infanzia – oltre che su assorbenti e tamponi, la famosa tampon tax – è stata ridotta al 5%. Parliamo di latte in polvere o liquido per neonati, prodotti alimentari, pannolini, seggiolini e simili. Il tutto, anche in questo caso, dovrà essere confermato dal Parlamento nelle prossime settimane.