L’appello di Draghi agli italiani: “Le cose andranno meglio se vi vaccinate e rispettate le regole”
Sconfiggere il virus è la priorità assoluta per Mario Draghi, ma la ripresa è cominciata. Il presidente del Consiglio parla con i cronisti a Palazzo Chigi, per un saluto informale prima delle vacanze estive, e si sofferma su tutti gli argomenti più caldi: dal lavoro al reddito di cittadinanza, dal ritorno a scuola al futuro del suo governo (con l'orizzonte del Quirinale che getta un'ombra sulla fine della legislatura). "Le cose per l'economia italiana vanno bene e si spera che vadano anche meglio – spiega Draghi – agli italiani voglio dire: perché vadano meglio vaccinatevi e rispettate le regole". Ma sul più grande timore per i prossimi mesi il presidente non ha dubbi: "Dobbiamo essere sicuri di aver fatto di tutto per evitare che la pandemia si aggravi, che basti o no non lo sappiamo – continua – Tutto viene fatto sulla base delle evidenze e dei dati di oggi".
Intanto è stato varato un nuovo decreto Covid, con un obiettivo davanti a tutti da raggiungere: "L'impegno che abbiamo preso è per cominciare la scuola in presenza, assolutamente" e poi "la continuazione della campagna vaccinale". La situazione in cui viviamo è "fluida", spiega il presidente Draghi: "Dobbiamo essere in ogni istante sicuri di aver fatto tutto il possibile sulla base dei dati a nostra disposizione" e "se riusciamo a essere sicuri di garantire sicurezza e fiducia in tutti gli italiani, si pensa che l'economia andrà sempre meglio". Attenzione però, ammonisce il capo del governo: "Questo non deve farci dimenticare i problemi che restano all'interno di questa crescita molto elevata – spiega – l'occupazione, le aziende in crisi, la riforma degli ammortizzatori sociali, la questione della sicurezza sul lavoro, l'agenda del Pnrr, la delega fisco, la delega concorrenza". Insomma, "la lista è lunga".
Il presidente del Consiglio si sofferma anche sul reddito di cittadinanza, al centro delle polemiche ultimamente con le dichiarazioni di Renzi e Salvini: "È troppo presto per dire se verrà riformato, ma il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido in pieno". Non si sa ancora, però, se verrà "ridisegnato, riformato e come cambierà la platea dei beneficiari". Draghi commenta anche quanto sta succedendo sul fronte del lavoro, soprattutto alla luce degli incidenti mortali degli ultimi giorni: "C'è una cosa in particolare che sta a cuore a tutti noi, a me certamente e più di ogni altra cosa – spiega – Bisogna fare qualcosa poter migliorare una situazione inaccettabile sul piano della sicurezza sul lavoro". Poi rivolge "un pensiero commosso e affettuoso a tutti coloro che volevano bene a Laila El Harim". Ora ci sono due settimane di vacanza ma "il pensiero da tenere chiaro in mente è che poi ci vuole la stessa determinazione se non maggiore per affrontare le sfide", tra cui ci sono "tutti i problemi che riguardano il lavoro, infatti oggi c'è stata una riunione con il ministro Orlando".
Draghi non si sbilancia, invece, sull'orizzonte del suo governo: "È nelle mani del Parlamento". Intanto, però, "ieri ho ringraziato i ministri per il lavoro e la determinazione avuta in questi sei mesi di governo, nel disegnare e attuare l'agenda – racconta il presidente – Non ci sono lati scuri o lati chiari, quello che conta sono i risultati e i partiti portano risultati, non è che loro hanno in mente obiettivi diversi". Draghi nega anche una contrapposizione tra governo e partiti e ne difende la coesione e l'unità: "Loro guardano ai risultati come faccio io, non hanno obiettivi diversi, lavorano, sembra strano dirlo, anche loro per il bene degli italiani".