Landini: “L’intervento della polizia contro gli operai Fiat? Assurdo”

"Quel che è successo a Pomigliano dovrebbe essere di monito per tutto il paese". Comincia così l'intervista che Maurizio Landini, segretario Fiom, rilascia a Pietro Salvatori per l'Huffington Post. Un colloquio durante il quale il leader del sindacato degli operai metalmeccanici è tornato a ribadire la preoccupazione per ciò che sta avvenendo in Italia negli ultimi mesi e anticipa la volontà di chiedere un confronto con il ministro dell'Interno. "Chiederemo un incontro con Angelino Alfano. Il ministro dell’Interno deve tutelare il libero diritto a manifestare, e deve convocare un tavolo con la Fiat e i sindacati, perché l’azienda di Torino sta facendo delle cose che vanno contro i principi della Costituzione, discriminando i lavoratori".

Quanto agli scontri con le forze dell'ordine a Pomigliano, Landini non ha dubbi: "La nostra era una manifestazione assolutamente pacifica. Con noi c’erano anche il vescovo e le mogli di tutti quei cassa integrati che rivendicano il loro diritto a riprendere a lavorare. È assurdo che la Fiat chieda l’intervento della polizia. Un segnale preoccupante, dopo quello che è successo a Terni qualche giorno fa". Da questa constatazione passa anche la richiesta di "un piano industriale serio che si concentri su temi specifici", stavolta senza le promesse di Marchionnne ("tre anni fa prometteva 20 miliardi di investimenti. Ne sono stati fatti solamente due e questo dovrebbe essere un segnale preoccupante per il governo e per tutto il paese, non solo per la Fiom"). E infine l'annuncio: una mobilitazione con "azioni di protesta eclatanti a livello nazionale proprio in concomitanza con il turno di lavoro notturno di sabato prossimo".