Landini: “Assalto a sede Cgil è assalto squadrista e fascista, ferita democratica alla Costituzione”
"Se qualcuno ha pensato di intimidirci e di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil e il movimento dei lavoratori sono quelli che hanno sconfitto il fascismo in questo Paese e riconquistato la democrazia. Non ci intimidiscono, non ci fanno paura": lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in una conferenza stampa davanti alla sede della Cgil a Roma, ieri presa d'assalto da parte di manifestanti No Green Pass, dietro la regia dell'estrema destra.
"Non ci fermeremo. Sabato 16 saremo tutti in piazza a Roma. Tutti insieme, tutte le forze democratiche di questo Paese. Non solo non vogliamo tornare indietro, vogliamo guardare avanti. Vogliamo ricostruire questo Paese", ha aggiunto, ringraziando anche Cisl e Uil per la mobilitazione. E ancora, parlando della matrice dell'assalto: "Diciamo le cose come stanno. In discussione non c'è il diritto a manifestare le proprie idee. Quello che è successo ieri è una cosa molto precisa. È un disegno pre ordinato di un gruppo organizzato che ha messo in campo un'azione squadrista e fascista. E la scelta di colpire il sindacato è un attacco inaccettabile. Quella di ieri è una ferita democratica, un'offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza. È stato un atto che ha violentato il mondo del lavoro".
Il segretario della Cgil ha quindi ribadito: "Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza. Si deve sapere quello che ha portato il fascismo nel nostro Paese: ha portato alla guerra, alla disperazione, alle leggi razziali. Per questo non dobbiamo tornare indietro, me non dobbiamo nemmeno perdere la memoria". Per poi proseguire: "Oggi abbiamo di fronte a noi un'opportunità straordinaria, cioè usare le risorse e gli investimenti per fare le riforme di cui il Paese ha bisogno da anni. Tentativi come quello di ieri cercano di portarci indietro e di mettere in discussione questa possibilità". Per poi ringraziare della solidarietà ricevuta, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quello del Consiglio, Mario Draghi, e tanti altri esponenti della politica e delle istituzioni.