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L’anarchico Alfredo Cospito ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti umani

L’anarchico Alfredo Cospito ha presentato ricorso alla Cedu. Nelle 12 pagine inviate ai giudici di Strasburgo, i legali affermano che Cospito sia stato condannato per un crimine che, al tempo in cui è stato commesso, non era riconosciuto come tale dalla legge italiana.
A cura di Annalisa Girardi
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Alfredo Cospito ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti umani. L'anarchico, dallo scorso ottobre in sciopero della fame contro il 41bis, sostiene che sia stato violato un suo diritto, in quanto è stato condannato per un crimine che, al tempo in cui è stato commesso, non era riconosciuto come tale dalla legge italiana. L'obiettivo del ricorso è la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso luglio che ha riqualificato il reato, prevedendo un inasprimento del regime detentivo per Cospito, che così rischia anche l'ergastolo ostativo.

La Cedu ha registrato il ricorso di una dozzina di pagine presentato da Cospito e dovrà valutare se ci siano delle ragioni per rigettare o meno il fascicolo, e se questo dispone di tutte le informazioni necessarie ai giudici di Strasburgo. Se il ricorso verrà ritenuto ammissibile, sarà la Cedu stessa a comunicarlo al governo. Altrimenti si aprirà un contenzioso per cui le parti saranno chiamate a fornire determinate informazioni sulla ricevibilità e il merito del ricorso.

I legali di Cospito hanno sottolineato che quando l'anarchico ha compiuto l'attentato alla caserma di Fossano "era consapevole che, a fronte di un fatto in cui non sarebbe stata arrecata lesione alla vita di alcuno, sulla base del diritto esistente sarebbe stato condannato al più per il delitto di strage comune", ragion per cui quell'atto non può essere condannato come "strage politica".

Inoltre, la difesa ha sottolineato che "nessuno può essere condannato per una azione che al momento in cui è stata commessa non costituisce reato secondo il diritto interno e internazionale" e che "non può essere inflitta alcuna pena superiore a quella che era applicabile al momento in cui il reato è stato commesso".

Il legale di Cospito appena ieri aveva commentato le condizioni di salute dell'anarchico, raccontando che avesse perso ancora peso. "Ora pesa 69 chili. Le condizioni di sottopeso si fanno sempre più gravi. Lo stato di coscienza è lucido ed è determinato a continuare ancora con lo sciopero della fame e a rifiutare il potassio: gli ho spiegato che questa è una condizione ad altissimo rischio", ha raccontato invece il medico che lo aveva visitato.

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