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“Ti devono stuprare i neri”. L’uomo che ha insultato Carola Rackete si difende: “Ero ubriaco”

All’arrivo della Sea Watch al porto di Lampedusa, la comandante Carola Rackete (poi arrestata dalla Guardia di finanza) è stata accolta da insulti di ogni genere, rivolti – secondo quanto riporta il deputato del Pd Davide Faraone – dai “leghisti di Lampedusa”. Insulti a cui si sono affiancati anche gli auguri di stupro. Uno di loro si difende: “Ero ubriaco, non sono leghista ma voto M5S”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dagli insulti di ogni genere all’augurio di stupro. L’accoglienza da parte di alcune persone al porto di Lampedusa per la Sea Watch e per la sua comandante, Carola Rackete, arrestata per non aver obbedito a un ordine di una nave militare, è agghiacciante. A testimoniarlo è un video registrato e pubblicato sui suoi canali social da Davide Faraone, deputato del Pd che negli scorsi giorni è salito a bordo della nave della Ong insieme ad altri quattro parlamentari, rimanendoci fino allo sbarco dei migranti. “Accolti dall’odio dei leghisti a Lampedusa”, scrive Faraone su Twitter pubblicando il video. Il filmato inizia con alcune persone che si rivolgono alla comandante Rackete, salutandola con un dispregiativo “ciao crucca”, riferendosi al fatto che la donna è tedesca. Uno di loro in particolare si è poi difeso affermando di aver insultato Carola perché "ubriaco". Ma procediamo con ordine.

La situazione degenera in pochi secondi appena la Sea Watch 3 sbarca a Lampedusa e la Guardia di Finanza fa salire la comandante sulla propria auto per eseguire il fermo. E si passa a ben altro tipo di insulti. A partire da messaggi tremendi: “Spero che ti violentano”, urlano dal porto di Lampedusa usando anche espressioni razziste di vario tipo nei confronti dei migranti che sono stati soccorsi dalla Sea Watch e fatti sbarcare solamente oggi, dopo più di 15 giorni in mare, sotto il sole e senza nessun permesso per toccare la terraferma. Gli insulti e gli auguri macabri di stupro continuano, con varie espressioni dialettali e riferimenti all’augurio che a violentare la donna siano proprio i migranti che la Sea Watch soccorre.

Ma non è finita qui. Le urla delle persone che si trovano al porto di Lampedusa si fanno sempre più forti. “Le manette, vogliamo le manette”, gridano riferendosi ancora una volta a Carola Rackete. E poi giù di insulti: “Zingara, cornuta, venduta, tossica”. “Criminali”, dicono ancora rivolgendosi a tutto l’equipaggio dell’imbarcazione. E ancora: “Vergogna”, urlano contro la comandante. Gli insulti sono per tutti, non solo per l’equipaggio della Sea Watch. Subito dopo le stesse persone prendono di mira i parlamentari che sono saliti a bordo della Sea Watch: Graziano Delrio, Davide Faraone, Matteo Orfini, Nicola Fratoianni e Riccardo Magi. “Siete andati a dormire coi terremotati, coglioni?”, gli urlano provocatoriamente contro. “Siete andati a Genova quando è caduto il ponte?”, continuano. E poi fanno anche di peggio, con un altro augurio macabro: “Le mogli vi devono stuprare”.

La difesa dell'uomo che ha insultato Carola: "Ero ubriaco"

In mattinata è arrivata anche la difesa dell'uomo autore di alcuni degli insulti sessisti a Carola Rackete, che le aveva augurato di essere "stuprata dai neri". Rintracciato dall'AdnKronos, il giovane, pizzaiolo siciliano di 23 anni, ha detto: "Ero ubriaco stanotte, chiedo scusa alla comandante Carola per averle rivolto quegli insulti sessisti. Mi dispiace ma ero arrabbiato perché due giorni prima dei tunisini avevano molestato la mia ragazza e ce l’avevo con loro. In ogni caso non sono leghista ma voto per il M5S".

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