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Lampedusa al collasso, migliaia di persone arrivate in un giorno: sindaco lancia un appello al governo

Lampedusa è nuovamente al collasso. Gli arrivi nell’isola stanno toccando in queste ore numeri record (si stima che possano essere approdate fino a 5mila persone nell’ultimo giorno) e il sindaco ha lanciato un appello al governo perché intervenga per fornire assistenza immediata.
A cura di Annalisa Girardi
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Oltre un centinaio di imbarcazioni sono arrivate in un solo giorno a Lampedusa. E l'hotspot dell'isola è al collasso, con oltre 4mila migranti ospitati nella struttura: un numero ben oltre la sua capacità di accoglienza. Le motovedette della Guardia costiera portano a termine un'operazione di soccorso dietro l'altra: sono migliaia le persone che stanno arrivando in queste ore sull'isola. I barchini devono fare la fila per entrare in porto, sul molo sono ammassate moltissime persone. Ci sono anche donne e minori. Il numero esatto di profughi sbarcati nell'ultimo giorno è ancora difficile da stimare, ma potrebbe anche arrivare a 5mila.

La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di centinaia di persone con il traghetto di linea, per alleggerire la pressione sul centro di accoglienza dell'isola: c'è anche la nave Diciotti a dare supporto, ma la situazione è comunque incredibilmente complessa.

La richiesta di aiuto del sindaco dell'isola

Insomma, nella maggiore delle Pelagie è di nuovo emergenza. Il sindaco dell'isola, Filippo Mannino, parla di "numeri non più sostenibili per la nostra isola" e chiede l'intervento urgente del governo. Non si era mai verificata una situazione simile, aggiunge: "Non si era mai vista una cosa simile con decine e decine di barchini scortati o agganciati dalle unità di soccorso davanti al porto. E con i tantissimi che sono riusciti ad arrivare direttamente a Cala Croce o alla Guitgia. Nelle ultime 24 ore la nostra piccola isola è stata investita da un'ondata di sbarchi che ha coinvolto tutte le coste e le spiagge, con migliaia di migranti che cercano accoglienza su un territorio non in grado di reggere tale onda d'urto, la cui portata sovrasta in numeri la stessa popolazione residente".

Per come stanno le cose al momento, prosegue il sindaco, è "impossibile garantire azioni adeguate di assistenza ai migranti, nonostante immani sforzi logistici". Matteo Salvini nel frattempo punta il dito contro l'Europa. "L’assente clamoroso a Lampedusa chi è? L’Europa. Qualcuno ha notizie di chi dice che bisogna andare in giro solo con auto elettrica e fanno un regalo alla Cina? L’unica cosa seria che dovrebbero fare non la fanno e cioè difendere i confini", dice il leader leghista.

"C'è bisogno di aiuto, concreto, pratico e immediato da parte di ogni struttura dello Stato e di ogni persona di buona volontà": è l'appello lanciato dal procuratore capo di Agrigento, Giovanni Di Leo, "a nome di tutti coloro che in questo momento sono impegnati sin dalle prime ore del mattino" a Lampedusa.

L'ennesimo naufragio al largo di Lampedusa

Ieri si è registrato anche l'ennesimo naufragio nel Mediterraneo. Circa 40 persone risulterebbero ora disperse, dopo che il barchino su cui erano partite da Sfax, in Tunisia, si è capovolto. Il veliero Nadir, della Ong ResqShip, ha raccolto il racconto di alcuni naufraghi, portati poi in salvo a Lampedusa, che hanno detto di aver visto il barchino in difficoltà e persone in acqua che chiedevano aiuto.

"Non c'era alcun aiuto in vista. Il nostro equipaggio ha informato subito le autorità e la nave Sea Punk ha cercato quelle persone, ma purtroppo senza successo. Altre 40 persone sono ora disperse. Speriamo per queste persone, le piangiamo e le ricordiamo", ha scritto sui social la Ong.

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