L’affondo del segretario Cgil Maurizio Landini: “Il governo è connivente con i fascisti”
Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, esprime un duro giudizio contro il governo, attaccando soprattutto la Lega. In un’intervista a Michelesantoro.it, Landini dà il suo giudizio sui primi undici mesi di governo: “Ad oggi do un voto negativo perché sta guidando il governo la Lega con politiche molto di destra, pericolose, sia su un piano dei migranti sia per i messaggi avanzati, anche violenti. Penso all’idea che ognuno si deve difendere, penso alle coperture che vengono date a Casapound piuttosto che ad altri elementi che sono chiaramente ritorni di fascismo. Non esiste che nel nostro paese qualcuno possa aprire lo striscione ‘onore a Benito Mussolini’ e non succede nulla, non si sa chi sono e nessuno è intervenuto. Non è possibile una cosa di questo genere, vuol dire che c’è una connivenza, una copertura, c’è un lasciar fare, quasi a dire che si possono fare cose che sono contro la nostra Costituzione, contro la nostra storia, contro la nostra democrazia”.
Il segretario della Cgil rimarca però le differenze tra i due partiti di governo: “Considero che Cinque Stelle e Lega non sono la stessa cosa, considero che la scelta di aver fatto un contratto tra privati è diventato un accordo di potere. Così il Parlamento è esautorato e anche le parti sociali per essere convocate hanno bisogno di riempire piazza San Giovanni e allora sono costretti a risponderci, anche se ad oggi non hanno prodotto risultati e non ci stanno ascoltando. Ma questo modo ingabbia, nelle politiche concrete non vedo cambiamenti, sono dentro alle cose come hanno fatto quelli prima di loro. Il mio giudizio è negativo e credo che per una parte di quelli che li hanno votati, soprattutto per il M5s, ci sia il rischio che aumenti chi non si senta rappresentato da nessuno”.
L’attacco al governo guidato da Giuseppe Conte prosegue: “Noi non dobbiamo guardare in faccia nessuno ma vedere concretamente le politiche che si fanno e rivendicare un cambiamento. Ad esempio, la questione fiscale: noi siamo contrari alla flat tax, che è tra l’altro in contraddizione con il salario minimo. Premia i ricchi e colpisce i poveri e nel nostro Paese per noi ognuno deve continuare a pagare per quello che prende e per quello che ha: se metti in discussione questo principio stai facendo qualcosa di destra perché è contro il mondo del lavoro e contro la giustizia sociale”.