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La voce grossa della Lega, Calderoli: “O arrivano risultati o la Lega lascia Berlusconi ai suoi divertimenti”

La Lega vuol ricostruire il rapporto col suo elettorato. Ieri Bossi si era vantato della fermezza leghista dinnanzi all’emergenza rifiuti di Napoli; oggi è stato Calderoli a sparare a zero su Berlusconi. Si tratta di un ultimatum?
A cura di Alfonso Biondi
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Leghisti

Il Carroccio fa la voce grossa. Ieri sera Umberto Bossi, alla festa della Lega di Romano di Lombardia, aveva ribadito ai militanti l'intransigenza del partito nei confronti dell'emergenza rifiuti napoletana:  "L'immondizia di Napoli resta a Napoli. Ci volevano fregare ma io e Calderoli li abbiamo fermati, anche se il presidente della Repubblica ha firmato e ha detto che non è abbastanza, la sua è concorrenza sleale, perché lui è napoletano"- ha dichiarato il senatùr.

La Lega sa che la stabilità dell'esecutivo è a rischio e che questo è il momento giusto per rinsaldare il legame coi propri elettori, ancora perplessi dopo il "penultimatum" di Pontida. E allora via libera alle richieste, alle minacce, alle posizioni drastiche che tanto piacciono al popolo padano.

L'intervento di Calderoli, che stamattina si trovava a Mondovì, è una sintesi efficace dell'atteggiamento che la Lega potrebbe assumere nel futuro prossimo. Il dirigente leghista ha innanzitutto rilanciato la proposta di trasferire alcuni ministeri al Nord: "I ministeri– ha dichiarato- significano posti di lavoro e risorse, ma non solo di bistecca si tratta. Il problema è la testa, e la testa pensante è bene che stia a casa nostra nel Nord. A Roma dopo due mesi un ministro non decide più niente, decide tutto l'apparato burocratico romano, che è sempre lo stesso: sono tutti vecchi, romani, e terùn". Non è mancata poi il classico riferimento a Roma Ladrona: "Che ci sta a fare a Roma il ministero del Lavoro? Ha molto più senso metterlo a Torino oppure a Cuneo"- ha ironizzato Calderoli.

Stavolta, però, dal Ministro per la semplificazione è giunta anche una bella stoccata al Presidente del Consiglio. Dopo aver ricordato la disfatta delle elezioni amministrative e del referendum, Calderoli ha sparato a zero sull'attuale alleato: "O la Lega porta risultati o se ne va e lascia Berlusconi ai suoi divertimenti". Chiaro come al solito. E poi le promesse agli elettori:

Vi garantisco che entro la fine dell'anno io faccio ballare la destra e la sinistra sul filo tutti i giorni. Perchè diversamente non ho più il coraggio di andare in giro a testa alta fra la mia gente . Ho imparato che in politica l'unica cosa che funziona tra persone per bene è il ricatto […] Fino a ieri si erano sempre fregati gli altri tutta la torta, adesso fettina a fettina sono riuscito a prenderne un po' anche per noi.

Insomma la strada tracciata è chiara. Bisognerà però vedere se anche stavolta si tratterà di un "penultimatum" o di un ultimatum vero e proprio. E alla fine della legislatura mancano solo 18 mesi.

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