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Elezioni europee 2024

La vittoria di Nemo all’Eurovision non piace a Vannacci: “Il Mondo al Contrario è sempre più nausante”

Il generale Vannacci commenta in modo sprezzante la vittoria di Nemo all’Eurovision: “Il Mondo al Contrario è sempre più nauseante”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La vittoria di Nemo all'Eurovision, con il brano ‘The Code' fa storcere il naso al generale Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno.

Vannacci, autore del contestato libro ‘Il Mondo al Contrario', non nasconde tutta la sua disapprovazione: "Il Mondo al Contrario è sempre più nauseante", ha scritto il generale sospeso dall'Esercito, commentando sui social la notizia della vittoria all'Eurovision Song Contest 2024 di Nemo, l'artista che rappresenta la Svizzera, che è anche la prima persona di genere non binario a vincere la gara musicale.

Le giurie nazionali sia il televoto hanno incoronato vincitore il 24enne elevetico originario di Bienne. Nemo ha portato sul palco della Malmo Arena anche una bandiera con i colori giallo, bianco, viola e nero, ovvero la bandiera non binaria, che rappresenta le persone di genere non binario, in cui l'artista si riconosce. Il cantante, dopo Lys Assia e Celine Dion, ha riportato così il microfono di cristallo nello stato federale. Ma Vannacci, che capolista nelle liste del Carroccio nella circoscrizione Centro e nella circoscrizione Sud, non ha gradito il suo trionfo e ha condiviso il suo pensiero, strizzando l'occhio al suo potenziale elettorato.

Il generale ha sempre rivendicato le sue opinioni omofobe e razziste. Nei giorni scorsi in un'intervista aveva detto: "I nordafricani, a causa forse dell’alimentazione hanno un odore caratteristico. Quando puzzano puzzano diversamente". E ancora sulle persone omosessuali: "Gay non si nasce, nessuno ha mai scoperto il gene dell’omosessualità".

L'europarlamentare leghista Susanna Ceccardi, ospite questa mattina di Omnibus su La7, si è espressa sulla scelta di candidare il generale, fortemente voluto da Salvini, malvista da una parte del Carroccio: "Il generale Vannacci non è un iscritto della Lega ma porta con sé alcuni valori che possono essere condivisi". E ancora: "La sua candidatura è un tributo alla libertà di pensiero perché ha scritto un libro ed è stato molto contestato".

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