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La vicenda del viceministro Galeazzo Bignami e della foto con l’uniforme nazista

Una camicia nera e la fascia delle SS al braccio, la foto scattata nel 2005 è tornata al centro delle polemiche ora che Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, è stato nominato viceministro delle Infrastrutture.
A cura di Annalisa Girardi
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Non è la prima volta che sui giornali appare una foto di Galeazzo Bignami, militante di lunga data della destra e ora viceministro dello Infrastrutture in quota Fratelli d'Italia, con addosso l'uniforme nazista. Una camicia nera e la fascia delle SS al braccio, l'immagine è tornata al centro delle polemiche ora che Bignami è stato nominato numero due al ministero guidato da Matteo Salvini. Si tratta di una vecchia immagine, scattata nel 2005, che il diretto interessato in passato ha definito come una goliardata fatta durante un addio al celibato.

"La mia ferma condanna per qualsiasi forma di totalitarismo, per qualsiasi espressione liberticida e antidemocratica, ancor più riferita al male assoluto quale fu il nazismo così come qualsiasi movimento ad esso accostabile, è totale e incondizionata. E trovo assurda la riproposizione ciclica – a distanza di quasi venti anni – di una foto scattata in un contesto privato e per la quale mi sono già scusato più volte per essermi prestato ad essere raffigurato in quel modo che non mi appartiene", commenta ora il viceministro e deputato di FdI.

Per poi aggiungere: "Sfido chiunque a trovare, in 25 anni di attività istituzionale e politica, un mio qualsiasi atto che possa prestarsi a interpretazioni differenti o anche solo connotate da qualche ambiguità rispetto alla ferma e totale condanna all'antisemitismo che fin da Fiuggi, congresso a cui partecipai, fu convinta e totale. (…) Consegnare di me una rappresentazione grottesca, denigratoria, vergognosa è solo frutto di una strumentalizzazione politica che non accetto. Questo ancor più se si considera che quando quelle foto vennero pubblicate militavo in FI e la polemica che ne conseguì, benchè ricoprissi ruoli istituzionali ed elettivi, si sopì dopo che rappresentai il contesto in cui esse furono scattate e ritenni, comunque, di scusarmi per essermi prestato a immagini inaccettabili riferite ad una delle pagine più buie dell'umanità. Provo profonda vergogna per quelle immagini e, comprendendone da tempo la gravità, non posso che rinnovare quelle scuse. Da quando mi trovo in Fratelli d'Italia, vengono rinfocolate quelle polemiche che generano il dubbio che esse siano sollevate non per biasimare una condotta individuale, ma per colpire il partito a cui oggi aderisco".

Ma chi è Galeazzo Bignami? Bolognese, classe 1975, militante fin da giovanissimo in politica, è stato consigliere comunale e regionale, per essere poi eletto in Parlamento con Forza Italia e, successivamente, con il partito di Giorgia Meloni. L'anno scorso il suo nome tornò ad animare le pagine dei giornali quando il Partito democratico revocò l'invito alla festa dell'Unità a Bologna in seguito alle proteste dell'Anpi per la sua partecipazione.

Qualche anno prima, invece, aveva creato molte polemiche l'iniziativa portata avanti con il collega di Fratelli d'Italia Marco Lisei nel quartiere della Bolognina. Bignami, in diretta su Facebook, aveva fatto il giro dei citofoni delle case popolari per mostrare quanti inquilini fossero stranieri.

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