La Toscana diventa zona rossa da domenica 15 novembre
Si aggiorna la mappa delle Regioni italiane. Il ministro Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza: la Toscana diventa zona rossa. Con lo stesso provvedimento del ministro della Salute, in base ai 21 indicatori utilizzati per individuare le criticità, viene classificata come area rossa anche la Campania. Mentre nella fascia di rischio più bassa, quella arancione, vengono collocate Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche, che fino ad ora erano gialle. Complessivamente, secondo l'ultimo monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, l'indice Rt nazionale è sceso a 1,43.
Ma in Toscana, secondo l'ultimo bollettino i nuovi contagi giornalieri sono sopra quota 2 mila, anche se è aumentato il numero di tamponi diagnostici. Nelle ultime 24 ore sono 2.478 i nuovi casi positivi su 18.423 tamponi. A questi si aggiungono i 2.318 test antigenici rapidi. Altrettanto significativo è il rapporto fra nuovi positivi e casi testati: l'incidenza nelle ultime ore risale al 28,5%. Così come i decessi si mantengono a livelli record: 55. Mentre le guarigioni sono 1.210.
Il passaggio a una fascia di rischio massimo è stato necessario soprattutto per la pressione sugli ospedali, che continua a crescere: i ricoverati nelle aree Covid sono in tutto 1.921 (+12 rispetto a ieri), di cui 265 in terapia intensiva (+9). Dall'inizio dell'epidemia sono 74.330 i contagi accertati, 22.408 le guarigioni e 1.793 i decessi. Secondo quanto avvalorato dalle aziende sanitarie, in fase di monitoraggio, risultano inoltre 48.208 i pazienti asintomatici o con sintomi lievi in isolamento domiciliare (+1.201) e 42.721 le persone che, a seguito di contatti con casi infetti, si trovano in sorveglianza attiva. Come si è appreso nei giorni scorsi, quando la Regione è passata da zona gialla a zona arancione, in sofferenza sono soprattutto le Rsa.
"Siamo in attesa di comprendere se la Regione Toscana fra poche ore, passerà da zona arancione a zona rossa – ha detto il il vice capogruppo alla Camera di Forza Italia, Stefano Mugnai – Se ciò accadrà saremo i primi ad impegnarci ancor più assiduamente affinché la curva dei contagi cali. Ora innanzitutto è prioritario pensare alla salute dei toscani e di ogni cittadino Italiano. Subito dopo, però, verrà il momento di fare emergere con chiarezza davanti alla popolazione tutte le cause di questo collasso della regione Toscana che in pochi giorni si è trovata da essere in fasce gialla a diventare zona rossa".
"Ci sono evidenti responsabilità – aggiunge – che non potranno essere nascoste dietro un algoritmo. Per tutti i mesi della scorsa estate, da giugno fino a settembre, nulla e' stato fatto di serio per prevenire questa situazione, nulla se non riempirsi la bocca di annunci da campagna elettorale avvicinandosi al voto delle regionali". La Giunta uscente "guidata da Rossi – sottolinea – e quella entrante presieduta da Giani mai sono stati concreti nel prevenire la seconda ondata. Ciò è grave, perché dimostra che il primo lockdown purtroppo non ha insegnato nulla a questa classe politica che governa il territorio toscano". Mugnai ricorda le "decine di appelli" lanciate dagli azzurri per la gestione delle Rsa, la rapidità dell'esecuzione dei tamponi, il trasporto pubblico locale e il rafforzamento della sanità sul territorio.
"Adesso – accusa – siamo con ogni probabilità alla vigilia di un disastro che ha dei responsabili ben chiari che ad emergenza terminata non esiteremo ad indicare. La gente pretende trasparenza, nessuno potrà fermare la verità".
Zona rossa in Toscana: cosa cambia
In Toscana a partire da domenica 15 novembre saranno vietati tutti gli spostamenti, e si potrà uscire da casa solo per motivi di necessità, salute o lavoro, in tutte le ore del giorno e della notte. Bisognerà avere sempre con sé l'autocertificazione. Chiudono bar e ristoranti, tranne che per il servizio di asporto e per il domicilio, consentito fino alle 22. Chiudono in generale i negozi, esclusi supermercati, farmacie, tabaccherie, parrucchieri. Si fermano anche i centri estetici.
La scuola in presenza è consentita solo fino alla prima media, mentre dalla seconda media in poi è obbligatorio ricorrere alla didattica in presenza. Naturalmente sono chiusi, come in tutte le altre aree del Paese, i cinema, i teatri, e le palestre. Chiudono i centri sportivi, mentre è consentita l'attività motoria vicino casa, se fatta individualmente.