La teoria del deputato di Italia Viva: “Meridionali resistono al Covid perché sono africani bianchi”
Per chi pensava di averle sentite tutte, l'ultima teoria sul Covid-19 arriva dal deputato di Italia Viva Gianfranco Librandi. Il parlamentare renziano, ex del Partito Democratico, si è reso protagonista di una lite accesa in tv, su Rete 4, con Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, in cui sosteneva il fatto che "l'Africa" rappresentasse "il futuro", spiegando al collega che i suoi nipoti andranno a "pulire i cessi dei neri". Ne è nato un diverbio acceso tra i due, di vedute radicalmente opposte sul tema immigrazione. Dopo questo episodio, Librandi è stato invitato alla trasmissione radiofonica La Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, in cui ha spiegato meglio le sue teorie sulla popolazione africana e soprattutto sul fatto che siano più resistenti al Covid-19.
Secondo il deputato di Italia Viva gli immigrati "sono più forti di noi". Per spiegare la sua tesi Librandi si è rivolto direttamente al conduttore radiofonico, chiedendo: "Fammi vedere un immigrato in ospedale con il Covid-19, non ce ne sono, non si contagiano, non hanno niente". Secondo il Parlamentare è tutta "una questione genetica". Ad esempio, ha continuato il renziano, "io che sono calabrese sono più forte, ho avuto il Covid e mi è durato un giorno". Infatti, secondo Librandi: "I calabresi sono più forti perché geneticamente resistono di più, siamo africani bianchi".
Poi la discussione si è spostata su un piano ancora diverso: "Tra i rom ci sono delle persone di altissimo livello, c'è stato un premio nobel, un medico", ha spiegato Librandi, citando anche "Antonio Banderas e Charlie Chaplin". Il punto del discorso, però, è l'attacco alla controparte politica: "Io non vedo nei Fratelli d'Italia uno che ha preso il premio Nobel, invece tra gli immigrati ci sono stati", ha concluso il deputato di Italia Viva.