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La telefonata tra Elly Schlein e Giorgia Meloni sulla violenza di genere

La leader del Partito Democratico ha telefonato alla presidente del Consiglio: l’obiettivo è la ricerca di un “terreno comune” per fare un passo avanti sulla prevenzione della violenza di genere.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Si riannoda il filo tra il principale partito di governo e quello di opposizione, con un contatto diretto tra le due leader per parlare di violenza di genere. Elly Schlein ha telefonato a Giorgia Meloni, fanno sapere dal Partito Democratico, e con la presidente del Consiglio ha parlato del tema venuto fuori – di nuovo – con forza in questi giorni, dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin: "La segretaria del Pd Elly Schlein ha chiamato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alla possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere", scrivono dal Nazareno.

A cosa porterà questa telefonata, al momento, non è dato saperlo. Il governo Meloni sta pensando a una serie di provvedimenti, su più piani, a partire dagli opuscoli voluti dal ministro Nordio: "I segnali di allarme sono molti e li conosciamo bene – ha detto il Guardasigilli al Sole24Ore – Con il vademecum che stiamo progettando al ministero e che sarà diffuso in ogni luogo, dalle università ai posti di lavoro alle scuole secondarie, vogliamo contribuire a un'educazione costituzionale al rispetto". Quanto alle nuove norme, invece, ha spiegato: "Bisogna migliorare il quadro esistente agendo sul tempo e sul rischio, fare presto e saper valutare l'effettivo pericolo, per cercare di evitare la spirale di violenza". E ha aggiunto: "In questa prospettiva vanno inseriti gli interventi per accelerare la risposta di giustizia e poi sicuramente rendere più efficace l'utilizzo del braccialetto elettronico o strumenti come l'ammonimento del questore e il potenziamento delle misure di prevenzione. È nostro dovere cercare di impedire il degenerare della violenza".

"C'è bisogno che la politica interpreti correttamente la società, che sta cambiando ed è già cambiata – ha detto il capogruppo al Senato del Pd Francesco Boccia, vicinissimo a Schlein – Il ddl che votiamo oggi in Senato affronta i temi della prevenzione secondaria. Cioè indica cosa fare quando un fatto è già accaduto o una donna ha già denunciato. Cioè si occupa della prevenzione secondaria. Nel caso di Giulia dobbiamo ragionare di prevenzione primaria e il ddl su questo fa poco". E proprio su quella dovrebbero lavorare insieme maggioranza e opposizione secondo i dem: "Sull'educazione sentimentale primaria e sulle risorse per formare anche gli operatori – ha insistito Boccia – su questo, ripeto, il ddl del governo non fa abbastanza e su questo le forze politiche non sono unite. Io mi auguro che in Parlamento si possa trovare la strada per lavorare nelle prossime settimane sulla prevenzione primaria".

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