La tabella della rivalutazione delle pensioni nel 2024, ma il governo potrebbe tagliare ancora
Rivalutazioni piene solo per chi non supera le quattro volte la pensione minima, poi si scende. L'accordo chiuso a livello di governo per l'indicizzazione degli assegni all'inflazione nel 2024, alla fine, è quello dell'ultima bozza diffusa nei giorni precedenti all'arrivo del testo in Senato. Per i trattamenti superiori alla soglia individuata si va calando: dall'85% in giù, all'aumentare degli importi. Il prossimo anno perciò, quando verrà individuato il nuovo indice Istat che dovrebbe aggirarsi intorno al 6%, non tutti riceveranno una piena rivalutazione della propria pensione, anzi. Ma si rischia persino di subire dei tagli ancora più pesanti, se il governo dovesse decidere di attingere proprio dall'indicizzazione per pescare le risorse necessarie a sistemare il pasticcio sulle pensioni dei medici.
Rivalutazione pensioni 2024: la tabella della manovra
Nel 2024, solo chi ha una pensione che non supera quattro volte la minima riceverà il 100% della rivalutazione del proprio assegno all'indice di inflazione individuato dall'Istat. Lo schema sarà questo:
- fino a 4 volte la pensione minima (sotto i 2.102 euro), rivalutazione del 100%;
- tra 4 e 5 volte la pensione minima (tra i 2.102 e i 2.627 euro), rivalutazione dell'85%;
- tra 5 e 6 volte la pensione minima (tra i 2.627 e i 3.152 euro), rivalutazione del 53%;
- tra 6 e 8 volte la pensione minima (tra i 3.152 e i 4.203 euro), rivalutazione del 47%;
- tra 8 e 10 volte la pensione minima (tra i 4.203 e i 5.254 euro), rivalutazione del 37%;
- sopra le 10 volte la pensione minima (sopra i 5.254 euro), rivalutazione del 22%.
Per capirci, se il tasso di inflazione fosse quello diffuso provvisoriamente dall'Istat – il 5,6% – la fascia tra 4 e 5 volte la minima riceverebbe una rivalutazione del 4,8%, quella tra 5 e 6 volte la minima del 3,0%, quella tra 6 e 8 volte la minima del 2,6%, quella tra 8 e 10 volte la minima del 2,0% e quella sopra le 10 volte la minima dell'1,2%.
Perché il governo potrebbe tagliare ancora la rivalutazione
La tabella descritta nella manovra del governo Meloni, che attualmente si trova in fase di discussione al Senato, potrebbe però cambiare ancora. Negli ultimi giorni ha fatto discutere molto l'intervento dell'esecutivo sulle pensioni dei dipendenti pubblici, soprattutto su quelle dei medici. È stato proclamato uno sciopero e i sanitari hanno già detto che non si fermeranno, anche se il governo rimetterà mano all'articolo nella legge di Bilancio. Per rivedere la norma, però, sono necessarie risorse. Secondo quanto filtra, al momento, si sta verificando l'ipotesi di ricavare altri fondi tagliando ancora la rivalutazione degli assegni più alti.