La spesa militare mondiale cresce come nella Guerra Fredda: chi spende di più, la classifica dei Paesi

La spesa militare nel mondo ha subito un'accelerata che non si vedeva da decenni: in particolare dal 1988, uno degli ultimi anni della Guerra Fredda. A riportare il dato è il nuovo rapporto di Sipri, l'Istituto internazionale per la ricerca sulla pace di Stoccolma che è uno degli enti più rispettati e attendibili a livello mondiale quando si parla di armamenti.
I Paesi del mondo hanno speso 2.178 miliardi di dollari per il settore militare lo scorso anno. Un aumento del 9,4% rispetto al 2023 (come detto, un incremento così non si vedeva dagli anni Ottanta). E la spesa pro-capite, cioè la somma di denaro investita in armi, in media, per ogni cittadino del mondo, è stata la più alta dal 1990: 334 dollari.
È stato il decimo anno di fila in cui tutti il mondo ha aumentato la spesa militare, ma solo il secondo in cui questo incremento ha riguardato tutte le aree del mondo prese in considerazione dall'istituto (Africa, Americhe, Asia e Oceania, Europa, Medio Oriente). Ai primi posti ci sono sempre Stati Uniti, Cina e Russia, mentre l'Italia è scesa dalla dodicesima alla quattordicesima posizione nella classifica mondiale.

Anche se il grosso dell'aumento ha riguardato i Paesi che già spendevano di più, "oltre cento Stati nel mondo hanno alzato la propria spesa militare", come ha sottolineato Xiao Liang, uno dei ricercatori che ha lavorato sui numeri. "Mentre i governi danno sempre più la priorità alla sicurezza militare, spesso sacrificando altre aree della spesa pubblica, le conseguenze economiche e sociali potrebbero avere un impatto significativo sulle società nei prossimi anni".
Quali sono i Paesi con la spesa militare più alta
I primi cinque Paesi che hanno speso di più non sono cambiati, e da soli sono valsi il 60% del totale. Gli Stati Uniti da soli hanno speso 997 miliardi di dollari, più di un terzo degli investimenti globali. Il loro incremento nel 2024 è stato del 5,7% rispetto al 2023. Subito dietro di loro la Cina, con 314 miliardi di dollari e un aumento del 7%. Le due superpotenze, sommate, valgono circa la metà della spesa militare mondiale.
A seguire c'è la Russia, che naturalmente portando avanti l'invasione dell'Ucraina ha aumentato moltissimo gli stanziamenti in armi negli ultimi anni. Dal 2015 la spesa militare russa è raddoppiata, dal 2023 al 2024 ha fatto un salto del 38%, toccando i 149 miliardi di dollari (probabilmente sottostimati). Sulla spesa di Mosca c'è poca trasparenza: circa un terzo è secretata, e in gran parte va all'industria delle armi – per assicurare le forniture sul fronte ucraino – oppure agli stipendi dei soldati.
Al quarto posto mondiale, e primo nell'Unione europea, c'è la Germania che con un aumento del 28% ha toccato gli 88,5 miliardi di dollari, superando il Regno Unito (81,5 miliardi). Infine c'è l'India, con 86,1 miliardi di dollari e un aumento relativamente contenuto dell'1,6% rispetto all'anno precedente.
Vale la pena di sottolineare anche che i Paesi della Nato, uniti, valgono il 55% della spesa mondiale – anche se come detto la grande maggioranza di questa cifra è dovuta agli Usa, e ‘solo' un terzo ai Paesi europei. Sono diciotto (su 32) gli Stati membri dell'Alleanza che l'anno scorso hanno speso almeno il 2% del loro Pil nel settore della difesa: nel 2023 erano solo undici.
A livello geografico l'aumento più alto c'è stato in Europa: +17%. Va detto che Sipri considera anche la Russia tra gli Stati europei. Segue il Medio Oriente con un +15%, poi Asia e Oceania (+6,3%), le Americhe (+5,8%) e l'Africa (+3%).
Qual è la situazione in Europa e in Italia
In Europa tutti gli Stati hanno incrementato la propria spesa militare, tranne Malta. È la prima volta dalla sua riunificazione che la Germania è il Paese dell'Europa occidentale con la spesa militare più alta. Il ricercatore Lorenzo Scarazzato ha sottolineato che questo è dovuto all'aumento da cento miliardi di euro annunciato nel 2022, dopo l'invasione russa dell'Ucraina. E questi dati non tengono ancora conto del piano di riarmo europeo né, più specificamente, di quello annunciato dalla Germania stessa per i prossimi anni.
A seguire dietro Berlino ci sono il Regno Unito (81,8 miliardi di dollari), l'Ucraina e la Francia (entrambe a 64,7 miliardi). Per l'Ucraina in particolare l'aumento è stato del 2,9%. Ci si potrebbe aspettare un incremento più forte, ma la realtà è che Kiev dal punto di vista economico sembra essere vicina al massimo delle capacità: il 34% del suo Pil è dedicato alla spesa militare, il dato più alto al mondo, e il ricercatore Diego Lopes da Silva ha spiegato che "l'Ucraina al momento dedica tutte le sue entrate fiscali all'esercito", quindi "sarà difficile continuare ad aumentare la spesa militare".
Considerando solo l'Europa centrale e occidentale l'aumento complessivo è stato del 14%. La Polonia ha toccato il +31% arrivando a 38 miliardi di dollari, una somma pari al 4,2% del suo Pil.
L'Italia è al quattordicesimo posto nella classifica mondiale. Rispetto al 2023, quando era dodicesima, è stata superata da Israele e dalla Polonia, con cui è a pari merito: 38 miliardi di dollari spesi in ambito militare. Secondo i calcoli del Sipri, la spesa militare italiana vale l'1,6% del Pil, anche se come è noto il governo Meloni è pronto a qualche ‘trucco' fiscale per farla salire. Dal 2015 a oggi, la spesa militare italiana è aumentata del 45%: ben al di sotto della media dell'Europa occidentale e centrale, pari al 59%.
In Israele aumento record per i bombardamenti a Gaza
Il Medio Oriente è la seconda area del mondo in cui c'è stato un aumento più marcato nella spesa militare. E l'aumento è in buona parte dovuto a Israele, che ha fatto registrare un +65%: un aumento di due terzi in un solo anno, per finanziare gli attacchi a Gaza e il conflitto con il Libano, che ha portato Tel Aviv a 46,5 miliardi di dollari di spesa. È l'aumento più alto nel Paese dal 1967, durante la Guerra dei sei giorni. La spesa militare israeliana vale l'8,8% del Pil, il secondo dato più alto dopo l'Ucraina.
Parlando di Medio Oriente, l'Arabia Saudita è il Paese della regione con la spesa complessiva più alta: 80,3 miliardi di dollari stimati, subito sotto il Regno Unito, al settimo posto della graduatoria mondiale. In Arabia Saudita c'è stato un aumento dell'1,5% nell'ultimo anno, ma si tratta dell'unico Paese tra i primi venti in classifica che ha visto un calo negli ultimi dieci anni: la spesa è più bassa del 20% rispetto al 2015.