La sottosegretaria di FdI Augusta Montaruli è stata condannata a un anno e sei mesi per peculato

Un anno e sei mesi, confermata dalla Corte di Cassazione. La sottosegretaria all'Università del governo Meloni ed esponente di Fratelli d'Italia, Augusta Montaruli, ha ricevuto questa notte intorno all'una la notizia della condanna definitiva dopo un lungo processo. Il caso è quello delle spese pazze in Piemonte, che risalgono al periodo tra il 2010 e il 2014, durante il quale è stata consigliera regionale sotto il presidente leghista Roberto Cota (anche lui condannato a un anno e sette mesi. La deputata di Fratelli d'Italia, in carica dal 2018 e confermata alle ultime elezioni – con tanto di incarico ministeriale all'Università – è stata condannata per aver speso 25mila euro della Regione per acquistare borse, gioielli e tanto altro.

Si va da vestiti griffati a cristalli Swarovski, passando per borse di marca e lavanderia, fino alle più classiche cene costose in locali di un certo livello. Ci sono persino dei libri, tra cui anche Sexploration, giochi proibiti per coppie. Insomma, secondo i giudici che l'avevano già condannata due anni fa in Corte d'appello, le spese erano talmente "stravaganti" da far pensare che l'attuale sottosegretaria confidasse in una totale assenza di controllo sull'utilizzo di quei fondi pubblici. La Corte di Cassazione, inoltre, ha applicato uno sconto di pena di un mese rispetto alla sentenza in Appello. Tra i condannati c'è anche l'ex deputato della Lega Paolo Tiramani, a un anno e cinque mesi.

Dall'opposizione si cominciano a levare i primi cori di protesta di chi chiede ora le dimissioni della sottosegretaria, che risulta così pregiudicata: "La sottosegretaria Montaruli, condannata in via definitiva per peculato, deve subito lasciare il suo incarico ministeriale", ha immediatamente scritto su Twitter il candidato alla segreteria del Pd e presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.